La politica delle sanzioni praticata dall’Unione europea non danneggerà molto l’Iran e anzi, potrebbe rafforzare la sua economia, scrive il quotidiano francese Libération : “Le sanzioni non funzionano mai e ancora meno funzionano quelle sul petrolio, in quanto vi sono sempre paesi pronti ad acquistarne.”

“La Cina in particolare ha grandi bisogni energetici e se può avere petrolio iraniano in maggiori quantità e a prezzi meno cari non aderirà certamente alle sanzioni promosse da UE e Stati Uniti.
Stesso discorso per l’India e la Corea del Sud.
Forse l’Iran avrà meno soldi ma questo non rovinerà la sua economia. Inoltre non va dimenticato che le esportazioni non petrolifere di questo paese, soprattutto verso Iraq e Afghanistan, sono in crescita da diversi anni.
L’Iran vende prodotti manufattieri a basso prezzo, soprattutto tessuti di media qualità, facendo così concorrenza diretta alla Turchia.
Paradossalmente, l’embargo può dunque favorire Teheran, nel senso che incita il governo iraniano a sviluppare gli sforzi per essere industrialmente meno dipendente dal petrolio.”