Aldo Rampazzi, sindaco di Ascona dal 1996, non si ripresenterà alle prossime elezioni comunali.Qui di seguito riportiamo alcuni passaggi dell’intervista che ha rilasciato al quotidiano La Regione.


“Ascona ha sempre sostenuto i progetti importanti della regione. Tre esempi: il Centro Balneare a Locarno, gli impianti turistici di Cardada e la stazione sciistica di Bosco Gurin. Altre proposte invece non hanno raccolto consenso: “Per la Casa del Cinema ritengo che i contenuti non giustifichino la spesa.”

“Le aggregazioni bocciate sono state guardate con opportunismo, sia da chi i soldi li aveva, sia da chi non li aveva. È mancata una visione territoriale più ampia: si continua imperterriti a proporre progetti concorrenziali, che si contrastano tra loro, a pochi chilometri di distanza… L’iniziativa Ghiringhelli non mi piace. Le grandi aggregazioni sono dei palliativi, non le soluzioni. E non si può imporre dall’alto un matrimonio a una regione che non si è mai fidanzata e che ha già detto una volta ‘no’ davanti all’altare.”

“Oltre al sostegno degli elettori, ho avuto la fortuna di guidare una piccola grande città, con buoni servizi e disponibilità finanziarie.”

“Il carattere residenziale e turistico di Ascona è un dato di fatto; il Municipio e gli altri enti sul territorio, tra cui il Patriziato, hanno sempre rispettato questa vocazione. Dal canto loro i privati, e tra questi i proprietari dei grandi alberghi, ci hanno seguito, investendo a loro volta ingenti capitali. Il tutto all’insegna della qualità.”

“Penso che il miglior modo per riuscire a conquistare la stima della popolazione e dei colleghi, sia quello di rimanere se stessi. Dovrà essere aperto verso la gente, che ti vede come un punto di riferimento.”