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Mentre Julian Assange è in attesa di essere estradato in Svezia, dove verrà processato per aggressione su due donne, il sito Wikileaks continua le sue manovre di trasparenza.
Il suo ultimo exploit sono le centinaia di migliaia di e-mail piratate della società di informazione e servizi Stratfor Global Intelligence.

I messaggi di posta elettronica vanno dal luglio 2004 al dicembre 2011 e verranno pubblicati nelle prossime settimane sotto il titolo The Global Intelligence Files. Due mesi fa il sito web di Stratfor, che è anche conosciuta come “la CIA clandestina” era stato piratato dagli hacker di Anonymous.
La trasmissione delle mail su 25 siti internazionali, fra i quali il magazine Rolling Stones, il francese OWNI o ancora il quotidiano indiano The Hindu è già iniziata.
In questo modo WikiLeaks intende rivelare come funziona l’attività della società e fare luce sulla sua vasta rete di informatori, strutture di pagamento di bustarelle, tecniche di riciclaggio di denaro e metodi psicologici.

Stratfor fonda la sua reputazione sull’accesso a un buon numero di informazioni confidenziali che rivende per cifre milionarie ai suoi clienti.
L’agenzia non fa mistero di avere numerosi clienti che figurano nella classifica Fortune 500 né smentisce i suoi legami stretti con gruppi quali Lockheed Martin, Dow Chemical e agenzie governative statunitensi come il Dipartimento di Stato, la sicurezza interna e il Pentagono.
Lavora inoltre con le maggiori testate giornalistiche internazionali.
Lunedì 27 febbraio Assange ha pubblicato diversi indirizzi mail di Stratfor e di Coca Cola, affermando che un accordo legherebbe le due società per la sorveglianza dell’organizzazione per la difesa degli animali Peta. Non sono stati tuttavia rivelati i contenuti delle mail.
Wikileaks ha anche denunciato un accordo tra Stratfor e il colosso bancario americano Goldman Sachs, che permetterebbe un sistema di dubbia legalità per la generazione di profitti.