La pavimentazione di Piazza Grande, la valorizzazione del centro storico e dei quartieri cittadini, la riqualifica della riva lago, un sostegno logistico al festival del film e, dulcis in fundo, la manutenzione dei beni comunali, in primis delle vie cittadine.
Il menù è servito. Quelli elencati sono i temi principali dei programmi partitici della prossima legislatura. Pochi i distinguo. Ma, a ben vedere, sono anche i temi che hanno animato la politica cittadina negli ultimi 10 anni. Nulla o poco di nuovo sotto il sole.
La bocca straripa di progetti e di lodevoli iniziative. La cascina è purtroppo vuota. Di fieno nel casolare (inteso in termini di realizzazioni concrete) ne abbiamo messo ben poco in questi anni. Non una persiana alla casa del cinema, non un nuovo ciottolo in Piazza Grande, non una nuova lampadina nel (buio) centro storico, non una risposta concreta ai gridi di allarme dei commercianti.
Provocazioni? Forse, è anche nel mio stile. È tuttavia sufficiente una camminata per le vie della città per avvertire come la realtà non sia molto distante da quanto sopradescritto.
In questi anni Locarno ha tirato a campare, poco più. È un problema di portafoglio? In parte, ma non solo. Di mancata fusione? Per quanto mi piaccia crederlo, non è il rimedio a tutti i mali. Di persone? La risposta sarebbe sin troppo sbrigativa. E allora dove andare a raschiare? Difficile da dire.
Sono tuttavia convinto, non me ne voglia nessuno, che negli ultimi anni sia mancata la capacità di pensare in piccolo, sia mancato un sano realismo.
È inutile servire al tavolo dei cittadini ostriche e champagne, ben sapendo che altri sono i regimi alimentari ai quali siamo costretti e ai quali saremo costretti ancora per qualche anno. Perché perseverare in questa mistificazione della realtà? Perché non dire ai cittadini che la diminuzione del debito pubblico, per quanto azione positiva e previdente, è frutto anche di un esercizio contabile di rivalutazione delle proprietà comunali e che a tutt’oggi abbiamo debiti con le banche per 97mio di franchi?
Perché non restare con i piedi per terra? Invece di spendere tempo a dibattere su progetti mai realizzati, invece di tematizzare fantasiosi investimenti, convogliamo risorse finanziarie e umane su pochi progetti, anche uno solo, da realizzare insieme.
Costruiamo il necessario consenso e pensiamo anche a quelle iniziative che costano meno, ma che tanto ci darebbero: miglioriamo il decoro di questa città turistica, facciamo ricomparire il verde e i fiori per le vie cittadine, potenziamo i trasporti pubblici e ridisegniamo la pianificazione territoriale. Attiviamoci, guardiamo avanti e concretizziamo uno alla volta gli obiettivi e i progetti che faranno di Locarno una città moderna e attrattiva per i nuovi imprenditori. Cambiamo ritmo, tornado ad essere realisti e concreti.
Giuseppe Cotti,
Consigliere Comunale e candidato PPD al Municipio