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Abbassare il moltiplicatore d’imposta
Compito difficile per tanti Comuni; missione difficilissima in quello di Capriasca. Difficilissima, ma non al punto tale da giustificare un’immediata resa incondizionata, senza neppure l’onore delle armi.
Dobbiamo tentare di abbassare l’aliquota al di sotto dell’attuale 95%, individuando – nell’ambito del regolare aggiornamento del Piano finanziario – gli obiettivi di corto, medio e lungo termine e fissando le relative priorità, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili: con il chiaro intento di diminuire il moltiplicatore, pur offrendo ai cittadini gli adeguati servizi e le infrastrutture al passo con i tempi.
In un’ottica di responsabilità è comunque saggio tenere in considerazione almeno due fattori che invitano ad una certa prudenza: l’investimento per la realizzazione della scuola richiederà un aumento sensibile degli oneri finanziari per i prossimi anni ed il livello del debito pubblico che rimarrà piuttosto alto. Comunque lo sforzo va assolutamente fatto e una seria e ponderata valutazione sulla riduzione dell’aliquota fiscale si impone, per rendere il Comune sempre più vivibile e attrattivo.

Risolvere i problemi dell’edilizia scolastica
Correva il 2007, 29 gennaio per la cronaca, quando il Comune con voto unanime del acquistava la caserma militare, con la volontà di trasformarla in edificio scolastico.
Da allora, tra concorsi di progettazione (per inciso serviti ben a poco, se non che a spendere un bel po’ di soldi pubblici), consultazioni ad ampio respiro, ripensamenti, cambiamenti di rotta e tant’altro, sono passati ormai cinque anni.
Finalmente nel novembre dello scorso anno – in zona Cesarini, politicamente parlando – il Municipio in carica aveva licenziato un messaggio nel quale chiedeva la concessione di un credito per la progettazione definitiva della nuova sede di scuola elementare.
I dettagli del messaggio in oggetto sono consultabili, per chi ne avesse voglia e tempo, sul sito del Comune (www.capriasca.ch > Atti pubblici e amministrativi > Messaggi > MMN 20/2011). Sapremo lunedì sera 26 marzo, nell’ambito di un Consiglio comunale straordinario, come andrà a finire; per quanto mi riguarda una cosa è certa e sicura: se eletto in Municipio farò tutto il necessario e darò tutta la mia collaborazione per concretizzare al più presto un progetto definitivo e completo di edilizia scolastica, nel rispetto di quanto il Legislativo deciderà lunedì 26.03 ma anche nel rispetto delle legittime aspettative della gente, dei genitori e dei bambini che da troppo tempo sono confinati in baracche che dovevano essere, “secoli fa”, provvisorie.

Concretizzare progetti di sviluppo comunale e regionale
La concretizzazione di un’adeguata politica regionale legata al polo trainante di Lugano, attraverso la valorizzazione del territorio, con un solido sviluppo delle infrastrutture e della rete urbana in favore dei cittadini e degli artigiani locali deve assolutamente essere iscritta alla voce “urgente” nell’agenda politica di Capriasca.
La prima cosa da fare e quella di uscire dal dimenticatoio nel quale siamo miserabilmente caduti dopo i fasti delle aggregazioni: siamo stati dimenticati perché non ci siamo più fatti sentire e fatti valere.
Ci siamo rintanati nel nostro guscio e da lì non ci siamo praticamente più mossi: attorno tutto corre alla velocità della luce e noi stiamo a guardare i treni che passano, senza mia prenderne uno e perdendoli tutti.
Per il tramite dell’Ente regionale per lo sviluppo del Luganese – chiamato a concretizza gli obiettivi contenuti nelle norme federali e cantonali sulla nuova politica regionale – dobbiamo riuscire a mettere in rete le nostre risorse, stabilendo sinergie fra i vari attori territoriali in modo da garantirci il raggiungimento di scopi d’interesse comunale e regionale, promuovendo con vigore tutte quelle attività atte a favorire lo sviluppo del nostro comprensorio attraverso la realizzazione di progetti e servizi, che non potranno che portare benessere nel nostro Comune.

Opporsi a nuove tasse e nuovi balzelli
Abbiamo già ampiamente dimostrato di saperci validamente opporre all’introduzione di nuovi balzelli, con la raccolta di 1570 firme ed il conseguente lancio del referendum contro l’inopinata tassa sul sacco. Referendum ampiamente vinto, con il consenso del 65% dei votanti; mi sembra pertanto chiaro che non siamo rimasti sul vago in relazione ai metodi per raggiungere i nostri obiettivi, come cerca di farvi credere qualcuno (se la memoria non mi inganna, proprio tra i principali fautori della tassa sul sacco).
Ci siamo rimboccati le maniche e pur consapevoli delle oggettive difficoltà insite in uno strumento di democrazia diretta quale il referendum, non ci siamo lasciati scoraggiare e con impegno e perseveranza abbiamo portato i cittadini alle urne, dove hanno potuto esprimere liberamente il loro parere.
Non esiterò anche per il futuro a mettere tutto il mio impegno e la mia perseveranza al vostro servizio, quando si tratterà di difenderci da tasse e balzelli inutilmente penalizzanti e che andrebbero a gravare i già precari e difficili bilanci delle nostre famiglie.

Favorire in egual misura tutti i quartieri
Da quasi un decennio sono presidente del comitato dell’Assemblea di Campestro e posso dire di conoscere i bisogni e le necessità dei cittadini, che le esprimono durante i due consessi annuali, le segnalano al comitato stesso o, molto più spontaneamente, me le riferiscono per strada.
Cose spesso semplici, bisogni legati al vivere quotidiano e alle sue molteplici e variegate realtà; cose e bisogni alle quali sarebbe facile rispondere con un po’ di buona volontà ed un minimo di dinamismo da parte dell’autorità, ma che troppo spesso diventano complicate e contorte proprio quando arrivano nelle mani di chi di dovere o, ancora peggio, in queste mani si arenano e si smarriscono per lungo tempo, se non per sempre.
Certo, in teoria le Assemblee di quartiere dovrebbero assumere un ruolo più propositivo e costruttivo; ma come pretenderlo, se le proposte rimangono lettera morta e se il cittadino – soprattutto dei quartieri più discosti – ha l’impressione, se non la certezza, di essere sistematicamente ignorato o almeno poco o nulla ascoltato? Le impressioni e le sensazioni che raccolgo parlando con i responsabili degli altri comitati mi confermano che a fronte di alcune promesse, ci si ritrova spesso e volentieri con un bel nulla di fatto: i problemi di sicurezza e velocità sulle strade mai risolti, la carenza di servizi periferici in caso di nevicate e non da ultimo le ormai note traversie – usiamo questo eufemismo – dell’ufficio tecnico, punto nevralgico per il buon funzionamento dei servizi esterni.

Gianantonio “Gianni” Baffelli
Candidato Municipio e Consiglio comunale
Lega, Udc e Indipendenti Capriasca