Smentiscono tutto con estrema fermezza Bossi e i suoi figli, Riccardo il primogenito e Renzo detto “il Trota”. E scaricano duramente Francesco Belsito, l’ex tesoriere che il Senatur ha costretto alle dimissioni.
“Mio padre è un uomo pulito – ha dichiarato Riccardo – ma non sono sicuro che lo siano tutti coloro che gli stanno intorno”. Belsito è sospettato di contatti compromettenti con la malavita calabrese, la mitica e temutissima “’ndrangheta”.
Le cassette di sicurezza di Belsito, che si trovano nei locali di cui il gruppo parlamentare dispone a Montecitorio, saranno aperte ed esaminate dagli inquirenti. L’autorizzazione a procedere alla perquisizione è stata concessa dal presidente della Camera Gianfranco Fini, ottenuto il parere favorevole dei leghisti.
Oggi pomeriggio, mercoledì, un summit urgente si è riunito nella sede federale della Lega. Presenti il leader Umberto Bossi, Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie nazionali, Roberto Maroni, ex ministro degli Interni, Rosy Mauro e Federico Bricolo, capogruppo al Senato. La situazione è considerata di assoluta emergenza.
(Fonte: Corriere della Sera)