A Handan, in Cina, scavi archeologici hanno portato alla scoperta di quasi 3’000 statue del Buddha risalenti a circa 1’500 anni fa. Si tratta della più vasta scoperta del genere degli ultimi 60 anni.

Le statue sono in gran parte in marmo e pietra calcarea, molte sono ridotte in frammenti. Le loro dimensioni variano da circa 20 centimetri alla grandezza di una persona. Potrebbero risalire alle dinastie Wei Orientale e Qi del Nord (534-577 d.C.).
Scoperte nel corso degli scavi nei dintorni di Ye, l’antica capitale delle due dinastie, le statue potrebbero essere state radunate e sepolte dopo la caduta della dinastia Qi del Nord dagli ultimi imperatori in un tentativo di sradicare il buddhismo in Cina, spiega Katherine Tsiang, direttore del Center for the Art of East Asia at the University of Chicago.
Oppure potrebbero essere state sepolte dagli stessi seguaci, nel tentativo di proteggerle.
Le dimensioni a grandezza naturale e la varietà delle loro espressioni hanno fatto ipotizzare che all’epoca il Buddha venisse considerato in termini umani, non come una divinità sovrannaturale o immortale.

(Foto e testo : NationalGeographic.it)