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Venerdì 4 maggio il presidente uscente era a Sables d’Olonne per la sua ultima riunione pubblica. Atteggiandosi a vittima dei media, Sarkozy ha esortato i suoi elettori alla mobilitazione.

Davanti a un pubblico esultante, Sarkozy ha lanciato un feroce attacco al “sistema politico-mediatico”, denunciando una forma di razzismo e di intolleranza.
“Sono stato trattato da Franco da Michel Piccoli, da Laval dall’amabile Mélenchon, da Pétain dal partito comunista – ha detto denunciando le ingiurie, le calunnie e i torti subìti in campagna elettorale.
“Il meeting del Trocadero è stato definito “una Norimberga” da un militante socialista – ha detto, senza citare lo scienziato Axel Kahn, candidato alle legislative di Parigi – Chi e in virtù di quali titoli sono coloro che vogliono impedirmi di parlare ai 6.5 milioni di elettori di Marine Le Pen?”

Dicendosi stanco di vedere stigmatizzata la Francia, Sarkozy ha commentato che se l’Islam è ben accettato in Francia, è inaccettabile che nei paesi orientali si dia la caccia ai cristiani.
Rinnovando la sua posizione sull’immigrazione, Sarkozy ha spiegato che la Francia integra male perchè ha accolto troppi stranieri.
Ha ribadito l’intenzione di sospendere le direttive di Schengen se le frontiere in Europa continuano a essere dei colabrodi e infine ha chiesto ai suoi elettori di andare a votare in massa, domenica prossima.
“Sarä una lotta all’ultimo voto – ha detto – la lotta è serrata, dunque domenica andate a votare, ogni scheda sarà importante.”