Venerdì 7 settembre 2012 si è costituito a Lugano il Consiglio degli Esperti, organo innovativo previsto dagli statuti di AreaLiberale. Il coordinatore del gruppo dr. Paolo Pamini si presenta oggi ai lettori di Ticinolive.

Ha realizzato l’intervista il professor Francesco De Maria.



Francesco De Maria Paolo Pamini, può presentarsi brevemente ai lettori di Ticinolive?

Paolo Pamini Sono un quasi-35nne luganese che, dopo più di 15 anni trascorsi nella bella e stimolante Zurigo, ha avuto la non ovvia opportunità di tornare in Ticino e di sposare una dolcissima locarnesina della quale sono profondamente innamorato. La mia generale area di interesse e di competenza è il finanziamento dello Stato, spaziando dalla fiscalità alla politica monetaria, nonché lo studio di come le istituzioni (organizzazioni, regole e procedure) influenzino il comportamento umano.

Dopo la laurea in economia con specializzazione in econometria e finanza, ho ottenuto un dottorato in economia istituzionale sotto la guida di Bruno S. Frey, uno dei grandi studiosi delle virtù del federalismo fiscale. Da un anno sono docente in Law&Economics, in particolare Law&Finance, presso il Politecnico federale di Zurigo. La mia tesi in corporate governance è a cavallo tra economia politica ed economia aziendale e si è concentrata sulla Sociocrazia, un metodo di conduzione partecipativa (anche d’azienda) basata sul consenso anziché sulla rappresentazione democratica e sul voto maggioritario. A mio avviso, è la chiave di volta per gestire decisioni di gruppo in piena coerenza con i diritti individuali, cosa che il voto a maggioranza tipicamente non permette.

Il mio percorso politico-filosofico, iniziato al liceo con i preziosi input del caro compianto Roberto Bianchi, è stato il classico di tanti miei cari amici: Karl Raimund Popper, poi Milton Friedman, John Locke, Friedrich August von Hayek, Ludwig von Mises, Murray N. Rothbard ed infine Hans Hermann Hoppe. Da lì via le letture si sono aperte a ventaglio alla ricerca di piccole perle, ma l’adesione al filone liberale classico giusnaturalista nonché alla tradizione tomistico-aristotelica era ormai compiuta. Durante questa maturazione ho avuto la fortuna di conoscere di persona molti studiosi di cui prima avevo solo letto il nome. Sono persone molto più umili ed aperte di quanto si possa scioccamente immaginare. Il mio vivo consiglio ad ogni giovane interessato che ci legge è di non esitare a prendere contatto diretto con i propri intellettuali di riferimento. La vita è troppo corta per leggere generici libri orientativi: usate il poco tempo per leggere le opere principali dei vostri autori di riferimento, se possibile in lingua originale.

Consiglio degli Esperti, che cos’è questa nuova diavoleria di AreaLiberale? Gli altri partiti ce l’hanno, o hanno qualcosa di simile?
PP Si tratta a mio avviso di un organismo di tipo nuovo, dal quale ci attendiamo notevoli risultati. I politici (come ad esempio i membri del nostro Comitato direttivo) hanno – oggi più che mai – bisogno di una consulenza tecnica di alto livello in svariate materie: legge, amministrazione pubblica, economia e finanza, medicina, scuola, comunicazione, socialità, scienza, ecc. Ecco dunque l’occasione irrinunciabile di coinvolgere subito la società civile nella produzione politica e pertanto la funzione del Consiglio degli Esperti: esaminare un’idea di proposta politica anche sotto l’aspetto tecnico, affinché una decisione, un’interrogazione, una proposta di legge siano logicamente coerenti e rispettosi della realtà dei fatti. Il tutto per (1) creare un naturale trait d’union tra politica e società civile e (2) per raggiungere l’alta qualità e serietà del nostro lavoro che vogliamo promettere ai nostri simpatizzanti e futuri elettori.

In che modo gli esperti agiranno all’interno e in favore del partito? Ci faccia qualche esempio concreto.
PP Faccio un esempio non casuale. Supponiamo che AreaLiberale intenda elaborare uno studio al fine di analizzare quello che comunemente è ritenuto essere “l’anello debole” del nostro sistema scolastico: la Scuola Media (cosiddetta) unica. In sostanza, i nostri politici – sulla Scuola Media – potrebbero non saperne abbastanza. Un sottogruppo del Consiglio degli Esperti, composto di 2-3-4 persone, entrerebbe allora in scena con efficacia procurandosi ed analizzando tabelle di dati e valutazioni, per poi formulare proposte puntuali. Il risultato finale sarebbe uno dei cinque strumenti parlamentari previsti dalla Legge (interrogazione, interpellanza, iniziativa generica, iniziativa elaborata, mozione) che Sergio Morisoli depositerebbe in Gran Consiglio, lanciando la discussione istituzionale. Ecco in che modo AreaLiberale intende “fare politica” nel senso proprio del termine: non chiacchiere, bensì concreti atti parlamentari prodotti con la collaborazione della società civile.

È un nuovo modo di far politica?
PP È un modo stravolgentemente nuovo di far politica! AreaLiberale non intende “parlare alla base” (un’espressione supponente che implica una relazione dall’alto verso il basso), bensì attraverso questi nuovi meccanismi promettere credibilmente ad ogni cittadino che la sua voce sarà portata in Parlamento. Anzi: quel cittadino, se vuole, potrà scrivere il suo proprio atto parlamentare collaborando con i nostri esperti! L’unica condizione sarà riconoscersi nella nostra carta dei valori (il che eviterà tediosi congressi programmatici), a garanzia di una proposta coerentemente liberale (maggior ruolo alla società civile, sussidiarietà, difesa dell’autonomia e dell’iniziativa privata,…).
Ecco svelato perché AreaLiberale ama definirsi la “Swatch della politica”: il prodotto politico sarà sempre lo stesso (atti parlamentari secondo la Legge), ma il modo di produrre politica è rivoluzionario. Abbandoniamo il modello gerarchico di tutti i partiti storici (che per intenderci è il modello di partito leninista novecentesco nato con la massificazione della società al tempo della Prima Guerra Mondiale) e, coerentemente coi tempi nostri, adottiamo il modello della collaborazione orizzontale di rete, ad assetto variabile secondo necessità, basato sulla divisione del lavoro ed integrazione delle competenze di ogni persona.
Per di più, proponiamo una terza via al dilemma tra demagogia e tecnocrazia! Se si dà spazio solo alla pancia dei cittadini senza i giusti affinamenti tecnici abbiamo la prima deriva, che all’estremo sfocia nei totalitarismi plebiscitari. Se invece gli esperti pretendono di aver la ricetta ad ogni cosa in barba ai cittadini cadiamo nella seconda deriva, come oggi nell’UE (intendiamoci, nulla di nuovo: già Platone commise tale presunzione!). Il nostro modo di lavorare invece fonde in un tutt’uno le intuizioni di chi i problemi li vive sulla propria pelle con il sapere tecnico e formale necessario per arrivare ad un atto parlamentare di qualità. Modestia, capacità d’ascolto e piedi di piombo ma poi convinta difesa dei nostri valori di riferimento saranno i nostri imperativi.

Gli esperti avranno unicamente un compito di consulenza tecnica o potranno assumere anche ruoli propositivi?
PP Il Consiglio direttivo di AreaLiberale si aspetta che gli Esperti forniscano risposte precise e competenti ad alcuni temi prioritari già identificati. Ma, anche, che assumano loro stessi il compito di stimolare il partito ed avanzare proposte. I nostri esperti hanno certamente un’anima politica, non sono soltanto dei tecnici! Per di più, è promettente notare come quasi nessuno di loro abbia avuto un passato partitico: si tratta di ottimi profili emersi dalla società civile e messisi a disposizione disinteressata (AreaLiberale non ha nessuna prebenda da elargire!) della politica. Questo è un segnale positivo del potenziale di crescita di AreaLiberale senza forzatamente andare a rubare elettori storici di altri partiti: oggi quasi metà degli aventi diritto di voto si astiene dalle urne! Ecco perché AreaLiberale non smette di dire che non è nata contro nessuno, bensì per nuove proposte. Inoltre, come detto prima, qualsiasi cittadino interessato potrà collaborare in questo nuovo modo di far politica.

Può descrivere come si raffigura il metodo di lavoro all’interno del gruppo?
PP Oggigiorno i cittadini hanno poco tempo da dedicare alla politica. I partiti storici sanno bene quanto sia difficile reclutare nuove leve. Cosciente di ciò, il nuovo modello organizzativo scelto da AreaLiberale permette la costituzione di piccoli team ad assetto variabile ed il coinvolgimento di persone anche limitatamente alla produzione di un singolo atto parlamentare. Per intenderci: 2-3-4 persone potrebbero produrre una proposta politica concreta in merito alla Scuola Media, con un impegno personale di tempo dell’ordine solo di qualche ora, se già addentro al tema. Ci tengo a ripetere che anche cittadini fuori dal Consiglio degli Esperti possono trovarsi a far parte di queste 2-3-4 persone che lavorano ad una proposta concreta.
Le riunioni plenarie saranno rare e piuttosto orientate alla socializzazione e allo scambio di esperienza. In modo naturale e senza formalità si formeranno dei sottogruppi con indirizzo specifico, dove confluiranno persone unite da competenze e interessi comuni. La comunicazione interna al Consiglio sarà prevedibilmente molto intensa ma all’interno di modalità estremamente semplici: e-mail, un blog interno per il sapere che va tenuto a portata di mano, nonché un disco di rete accessibile via browser, PC, Mac, iPhone, iPad o Android sul quale ci saranno tutti i documenti di lavoro.

Stando al comunicato di AL il Consiglio si compone di 12 persone. Resterà definito in questa sua composizione iniziale oppure si manterrà aperto?
PP Il Consiglio non solo è disposto ad accogliere nuovi membri, ma intende vivamente di potersi ampliare in modo organico, con l’arrivo di nuovi interessati.

I nomi dei componenti saranno resi pubblici?
PP Ogni membro ha la facoltà di dichiarare apertamente la sua appartenza al Consiglio degli Esperti di AL, ma non può permettersi di comunicare i nomi dei suoi colleghi. Mi pare un approccio intimamente liberale alla privacy perché rispettoso dei diritti individuali.

Come può procedere chi abbia intenzione di annunciare la propria collaborazione?

PP Mi scriva un e-mail a paolo@pamini.ch e andiamo a pranzo insieme!


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