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La Banca centrale europea e la Federal Reserve hanno cercato di dare fiducia ai mercati e una spinta all’economia con i loro programmi per contrastare, rispettivamente, la crisi del debito in Europa e il rallentamento della crescita economica negli Stati Uniti.

Il portale d’informazione Wall Street Italia.com illustra le cinque maggiori differenze tra i programmi Outright Monetary Transactions della BCE e il terzo Quantitative Easing della Federal Reserve.

1. Il programma della Fed è già in corso, iniziato lo scorso venerdì. Per contro, quello BCE è subordinato all’intervento da parte dei fondi europei Salva Stati.
Sebbene non sia lo scenario più probabile, c’è la possibilità che il programma della BCE non venga mai effettivamente utilizzato.

2. Sebbene entrambi abbiano lo scopo di migliorare il processo di trasmissione della politica monetaria, il Quantitative easing della Federal Reserve mira ad obbligazioni legate ai mutui immobiliari, mentre il programma della BCE ai bond governativi a breve scadenza.
Entrambi hanno senso, visto che la crisi americana ha inizio dal mercato dei mutui, mentre l’epicentro di quella europea è il mercato dei bond governativi.

3. Mentre il Quantitative easing porterà al rigonfiamento dei bilanci della Federal Reserve, il piano della BCE sarà totalmente sterilizzato.

4. Le condizioni per i due interventi sono differenti. Nel caso degli Stati Uniti, le condizioni sono legate a variabili economiche, ovvero a un miglioramento della situazione nel mercato del lavoro, mentre nel caso europeo il nesso è con le variabili politiche, se un paese aderisca o meno a nuove misure di aggiustamento dei conti.

5. L’intervento della Federal Reserve rispecchia in pieno il mandato di ottenere un livello dell’occupazione sostenibile (in linea con la stabilità dei prezzi).
Invece la Banca centrale tedesca continua a vedere le azioni della BCE una violazione del mandato, che proibisce finanziamenti diretti dei governi, dunque aumentandone l’incertezza.