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In un clima teso, segnato dall’inquietudine di fronte alla crescente minaccia islamista, i copti egiziani eleggeranno il loro nuovo capo spirituale, dopo la morte del precedente Pontefice, Chenouda III.

Il presidente egiziano Mohamed Morsi aveva promesso di essere il presidente di tutti gli egiziani, ma nondimeno la minoranza copta – tra 6% e 10% della popolazione – resta vigile.
Domenica scontri tra copti e islamici sono scoppiati in diverse località del paese, stando a quanto confermato da associazioni di difesa dei diritti dell’uomo.
A Ezbet Marco, nella provincia di Beni Suf, almeno cinque copti sono stati feriti dopo che gli abitanti musulmani del villaggio avevano impedito l’accesso alla chiesa dei cristiani copti, giunti da altre località per la messa della domenica.
A Minya, nel Delta del Nilo, uomini che si sono detti appartenenti a Gama al-Islamiya e alla corrente salafista hanno attaccato una cerimonia interreligiosa, che riuniva cristiani e musulmani nell’ambito dei festeggiamenti dell’Aïd al-Adha, la festa che corrisponde alla fine del pellegrinaggio rituale alla Mecca.
Secondo diversi testimoni, le forze di sicurezza non sono intervenute per fermare gli aggressori.

La minoranza copta, già vulnerabile nell’Egitto del tempo di Hosni Moubarak, oggi è ancor più esposta agli attacchi dei religiosi islamisti, che da quando l’Egitto ha un presidente che fa parte dei Fratelli musulmani si sentono invincibili.
Mohamed Morsi ha certamente deplorato questo genere di attacchi, ma i difensori dei diritti dell’uomo gli rimproverano di non portare risposte chiare per sradicare il problema.

Deceduto lo scorso marzo, Papa Chenouda III si era distinto come difensore intransigente dei copti durante quattro decenni. Oggi cinque candidati sono in lista per prendere il suo posto e assumere un compito più che mai delicato.
L’elezione si svolge secondo un processo ben preciso e particolare. In totale, 2’500 persone – tra cui ecclesiastici ma anche personaggi politici, economisti, intellettuali laici di confessione copta – sono chiamati a votare.
I tre candidati che giungeranno in testa vedranno il loro nome scritto su un pezzetto di carta, che verrà messo in una scatola, in seguito posta sull’altare della Cattedrale di San Marco al Cairo, sede della chiesa copto-ortodossa.
Il 4 novembre, un bambino con gli occhi bendati avrà il compito di estrarre a sorte un nome e designare così il nuovo Papa dei copti. La cerimonia di insediamento è prevista il 18 novembre.