La Cancelleria federale non terrà conto delle firme giunte in ritardo, per colpa di una negligenza evidente e comprovata di alcuni comuni, in appoggio al referendum contro gli accordi fiscali con Germania, Inghilterra e Austria. La decisione è definitiva ma contro di essa potrà essere interposto appello al Tribunale federale, e ciò entro 30 giorni. L’ASNI, Associazione per una Svizzera Neutrale e Indipendente, ha già annunciato ufficialmente che lo farà.

In un comunicato l’ASNI deplora che “il formalismo giuridico abbia la precedenza sui diritti politici garantiti dalla Costituzione”. Secondo la Cancelleria il referendum contro gli accordi con la Germania sarebbe fallito per circa 1500 firme mancanti, quello contro gli accordi con l’Inghilterra per circa 2500. Ma ben 2800 firme sono state inoltrate alla Cancelleria da certi comuni (Ginevra in particolare) con un ritardo che, anche se non intenzionale, costituisce certo negligenza grave. Su questo caso politico interessante la suprema istanza di Mon Repos sarà chiamata a decidere.

(Fonte: Swisscom)