Quello che si poteva prevedere è realmente avvenuto. L’avvocato Paolo Bernasconi ha inoltrato domanda di radiazione del defunto Giuliano Bignasca dal catalogo elettorale della Città. Le motivazioni addotte sono due: 1) Bignasca non sarebbe in grado, qualora eletto, di assumere la carica; 2) Egli non risiedeva a Lugano bensì a Canobbio***.  Ricordiamo che il Sindaco, indicato dal Consiglio di Stato quale autorità competente, ha ratificato°°° la decisione di Boris Bignasca (primo firmatario) di mantenere il nome del padre e defunto leader sulla lista leghista.

Si apre dunque una controversia giuridica molto interessante, la quale assume valenze politiche e psicologiche di  grande rilievo, poiché la posta in gioco è alta.

— La Lega sarà indubbiamente accusata di volersi avvantaggiare sfruttando un morto.

— Paolo Bernasconi (e sodali) saranno invece accusati di accanimento meschino, persino oltre la soglia della vita.

Gli animi sono accesi e la partecipazione del pubblico intensa.


*** Giudici ha subito dichiarato che il Nano era regolarmente domiciliato a Lugano (come d’obbligo).

°°°  COMUNICAZIONE UFFICIALE ALL’ALBO COMUNALE    In data 12 marzo 2013 il primo proponente e rappresentante della lista Boris Bignasca – si legge – ha confermato il mantenimento del nominativo di Giuliano Bignasca quale candidato n. 1 lista n. 5 Lega dei Ticinesi per il Municipio. La pubblicazione delle liste avvenuta in data 5 marzo 2013 è pertanto confermata.