Dichiarazioni shock del leghista Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato, che alla festa del suo partito a Treviglio ha detto riferendosi al ministro Cécile Kyenge: “Quando la vedo non posso non pensare a un orango“. Parole offensive e infelici che hanno subito scatenato la polemica. Il premier Letta è furioso, il Pd chiede le dimissioni del senatore dalla vicepresidenya del Senato. Lui non si scompone e parla di una “battuta simpatica scappatagli in un comizio”.

La  Kyenge, ministro per l’integrazione, si è limitata a dire: “Le parole di Calderoli non le prendo come un’offesa personale, ma mi rattristano per l’immagine che diamo dell’Italia. Credo che tutte le forze politiche debbano riflettere sull’uso che fanno della comunicazione”.

A condannare senza appello la frase razzista è il presidente del Consiglio Enrico Letta: “Inaccettabili oltre ogni limite le parole di Calderoli – scrive il premier su Twitter (perché, ovviamente, il capo del governo affida il suo messaggio politico a Twitter…, ndR)  – avanti Cécile col tuo lavoro! Siamo con te”.

Il senatore leghista, dal canto suo, completa il Calderoli-pensiero:”Avevo appena detto che la Kyenge sarebbe un’ottima ministra… in Congo”.