Nel 2001 erano ancora alle elementari. Da allora i giovani soldati americani di Guantanamo – di cui alcuni hanno appena 18 anni – hanno senza dubbio avuto modo di colmare le lacune su quel che accadde al World Trade Center l’11 settembre di quell’anno.

Il governo americano vuole che sulla questione siano ben informati. Così gli agenti del FBI si recano nel carcere di Guantanamo per insegnare la lezione ai giovani soldati e “rinfrescare loro la memoria”.

Oltre a una presentazione in PowerPoint, le lezioni si avvalgono di video degli attacchi terroristici e di registrazioni di telefonate delle persone bloccate nelle due torri.
Un articolo del Huffington Post racconta che lo scorso aprile, durante uno di questi corsi numerosi soldati sono scoppiati in lacrime.

Nell’articolo si legge anche che le guardie hanno il divieto di utilizzare Wikileaks o altri media online per avere informazioni sui detenuti dei quali si occupano.

“Viene detto loro che siamo la peggior specie. Tutto quello che sanno è che “questa gente” è connessa all’11 settembre – racconta Omar Deghayes, un detenuto liberato nel 2007.

Attualmente a Guantanamo sono rinchiusi 166 prigionieri. 86 hanno ottenuto l’autorizzazione di rilascio, ma per motivi diplomatici o politici, sono tenuti in detenzione sino a nuovo ordine.