L’ “Uomo di legge”, lì per far rispettare le regole del gioco (?!)… anche quando le carte sono “truccate”

Se da ragazzi, anche se ogni tanto ci scappava qualche cazzotto, “giocavamo” a calcio, oggi, alla ricerca del malloppo, i professionisti barano spudoratamente e il poveruomo non può più che bazzicare tirando fuori la lingua e ogni tanto il fischietto “giudicando” la partita il più oggettivamente possibile – quando non può essere, umanamente, che soggettivo…

E qui malgrado la sua “decisione” sull’onore, immancabilmente egli si merita il grido di una parte della folla : “ ma vai a comprarti dei binocoli ! “ (eufemismo) e i fischi e petardi dei popolani del luogo.

Per renderlo ancor più ridicolo, ora c’é di mezzo anche la TV con la moviola e i commentatori e consulenti che ci mettono lo “zampino” e fanno “traboccare il vaso della cicuta” con certe dichiarazioni da tribunale penale, “olezzando di rosa” i falli subdoli chiamandoli tattici, e che in realtà sono : premeditati!

Sono più che convinto, visto che viviamo in (democrazia) diretta, che si dovrebbe introdurre il televoto : 01 cartellino rosso – 02 cartellino giallo – 03 rigore – 04 non c’é assolutamente nulla – 05 simulazione, ecc. E così, per il prezzo del biglietto d’entrata, il match durerà 3 ore.

Evviva la maggioranza (dei team’s che hanno più tifosi)… così non ci sarà più bisogno della protezione della polizia per salvare questi poveracci pagati come gli sceriffi quando i fuorilegge numerati tirano (gli chèque) a vista.

E noi che viviamo in un mondo “progressista” non arriviamo più a sottrarci alle caverne dei Primati scalmanandoci davanti al “tubo” catodico del salotto perché allo stadio fa o troppo freddo o troppo caldo. Lo giuro! Non voglio mai più guardare un incontro di calcio… fino al prossimo della Svizzera. Complimenti al signor Busacca e ai suoi “seguaci” che stimo moltissimo… anche se, talvolta, li fischio.

Giorgio Poretti