PENSIERI MINIMI, TRA POLITICA E GOSSIP (4)

VISCARDI, GIANELLA, ANTORINI O TOSCANELLI ?

Si approssima la data (20 novembre) in cui l’assemblea dei delegati PLR di Lugano dovrà eleggere il nuovo presidente sezionale. Non si tratta in verità di una scelta di poco conto, perché dopo la sconfitta di aprile il partito ha la necessità assoluta di trovare la via del rilancio. Lugano è stata persa solo temporaneamente? Al nuovo presidente (ma non solo a lui!) sarà affidato il compito di dimostrarlo. Il profilo del candidato ideale (autorevole, energico, carismatico, coinvolgente, … …) è talmente ovvio che non vale neppure la pena di scriverlo.

La commissione cerca, coordinata da Adriano Cavadini, propone all’assemblea una rosa di 4 nomi: on. Giovanna Viscardi, granconsigliera e consigliera comunale, avvocato; dr. Tobiolo Gianella, economista, docente all’USI; arch. Jean-Pierre Antorini; Paolo Toscanelli, informatico.

Il gossip politico sembra dare “Giovi” per favorita (è anche la personalità più conosciuta dei quattro) ma simili indicazioni vanno prese, come sempre, con le pinze, perché in occasione di questo tipo di elezioni interne si formano dei gruppi d’influenza, guidati dagli esponenti locali di maggior peso, che possono determinare l’esito del voto.

Sull’argomento, che giudichiamo importante, torneremo (soprattutto se disporremo di qualche elemento più preciso).


CHI HA RAGIONE? COME SEMPRE, TUTTI!

Scrive Lorenzo Quadri sulla sua affollatissima e vivace pagina Facebook:

Mi dicono che il neo-collega Michele Bertini al quotidiano rsi avrebbe parlato di “irresponsabilità” (?) mia perché non sono pronto a metter via a tarallucci e vino l’atto di arroganza sulla questione vicesindacato di Lugano. Trattasi dell’ennesima ammucchiata in funzione antileghista – non è la prima e non sarà l’ultima – pensata dalla triade plr-ppdog-p$, in spregio del risultato elettorale, e con tanto di squallido ricattino (riconosciamo a te e alla Lega quello che vi spetta se cedi praticamente tre quarti dei tuoi dicasteri al Plr). Si tratta, come detto in più occasioni, dell’ennesima dimostrazione della volontà dei partiti storici di fare quadrato contro la Lega dei Ticinesi in ogni occasione. Caro Michele, capisco gli ordini di scuderia ricevuti, ma cerchiamo almeno di conservare un minimo di oggettività: irresponsabile è chi mette a segno un “golpe” (grande o piccolo che sia), infischiandosene dei risultati elettorali e di quanto lui stesso ha sempre fatto negli ultimi decenni. Non certo chi questo golpe lo subisce.

Nella sua “disgrazia” – ma Lorenzo, ti prego, NON perdiamo il senso della misura – il valoroso (detto senz’ombra di ironia; Quadri è una personalità di prim’ordine, uno dei cardini della Lega) municipale leghista sta cercando di lucrare al massimo, raccogliendo la solidarietà di centinaia di Facebooker. Sono disposto a concedergli che avesse delle buone ragioni (ma non che avesse tutte le ragioni). Magari senza successo, gli raccomanderei di non esagerare.

Un errore grave ed evidentissimo Quadri lo ha commesso prima, rilasciando dichiarazioni categoriche ed ultimative, tipo: “E’ fuori discussione, non se ne parla nemmeno…” Mossa in verità poco astuta.


LILLO OLTRE LA MORTE

Non riesce a darsi pace, proprio non ce la fa. Che il ghiotto boccone gli sia stato sottratto, gli sembra una mostruosa ingiustizia. Continuano le rivelazioni “bomba” del Caffè sul caso a luci rosse del Lumino’s. Si esibiscono e rinfacciano silenzi colpevoli per lunghe settimane, contate, ingenuità, oscuri intrighi: affabulare non è proibito e… il pubblico gradisce.

Poteva essere una discreta munizione d’attacco in una diversa situazione. Adesso il tutto assume l’aspetto di una patetica e risibile ostinazione. Se volesse a ogni costo una vera bomba, l’esimio Direttore, dovrebbe (come minimo) pubblicare le foto dell’alto funzionario “a colloquio intimo”. Ammesso che non siano state realmente distrutte, e che lui le abbia.