(francesco de maria) A titolo personale mi permetto di dichiarare – non che questo abbia la minima importanza – che voterò un convinto NO.


Vignetta autostradale: pagare per stare peggio? Si potrebbe dire, ed infatti c’è chi lo dice, che 60 Fr all’anno sono pochi: allora perché agitarsi tanto se il prezzo della vignetta autostradale aumenta così, di punto in bianco, del 150%? Prima di tutto, i 60 Fr di aumento sono calcolati pro vettura. Di conseguenza, se in un’economia domestica con due figli grandi ci sono 4 veicoli, di cui due scooter, la somma quadruplica. Perché in Svizzera, diversamente da quanto accade in altri paesi, le due ruote non pagano una vignetta meno costosa rispetto alle automobili. Pure insoluta rimane la questione delle auto con targhe trasferibili, che pagano due contrassegni malgrado non potranno mai essere in circolazione contemporaneamente.

Poi, un aumento del 150% in un colpo solo è una cosa inaudita. Ma soprattutto l’aumento, piccolo o grande che sia, non è giustificato. Perché la strada finanzia ampiamente i propri costi, con un tasso di copertura del 113%. Agli utenti della strada vengono prelevati in dazi e balzelli vari 9.5 miliardi di Fr all’anno. Ma il 70% di questa somma non viene impiegata per la manutenzione e il completamento della rete delle strade nazionali, bensì per altri scopi. Ben 4 miliardi finiscono nelle casse generali della Confederazione, e da lì utilizzati nei modi più disparati. 1.75 miliardi vanno a finanziare il traffico pubblico. Mentre 900 milioni se li prendono Cantoni. Perché allora andare a chiedere più soldi agli automobilisti tramite la stangata sulla vignetta?

La risposta della Confederazione è duplice: da un lato, 376 Km di strade attualmente di proprietà dei Cantoni passerebbero alla Confederazione. Dall’altro, ci sono delle nuove opere da realizzare. Per quel che riguarda le strade “ereditate” dai Cantoni, queste ultime sono state finora pagate dai contribuenti tramite le imposte. Se esse diventano di proprietà della Confederazione, i Cantoni non se ne devono più occupare. Di conseguenza, hanno meno spese. Non sorprende quindi che i governi cantonali siano favorevoli al contrassegno a 100 Fr, visto che ci guadagnano. Sarebbe però doveroso che dette spese, che dovrebbero venire ricaricate sulla vignetta, venissero anche scaricate dalle imposte.

Ciò non accadrà, sicché l’automobilista si ritroverà a pagare due volte. Il primo ricatto Le nuove opere sono invece state oggetto di ricatto. Ovviamente il ricatto viene modulato in termini regionali. In Ticino la ministra dei trasporti Leuthard ha detto: niente vignetta a 100 Fr? Niente collegamento A2-A13. In altri Cantoni ha lanciato lo stesso messaggio con riferimento ad altre tratte. Il problema è che nel decreto in votazione l’A2-A13 non viene nemmeno nominata. Solo tre opere sono citate: la circonvallazione di Näfels, quella di Le Locle e quella di La-Chaux-de-fonds. Non c’è dunque uno straccio di garanzia che, votando la vignetta a 100 Fr, il collegamento A2-A13 verrà realizzato, idem dicasi per la Stabio Gaggiolo. Anzi, la stessa Leuthard ha dichiarato che il collegamento autostradale del Locarnese non è prioritario: verrà quindi rinviato alle calende greche, vignetta o non vignetta a 100 Fr. E nell’A2 da Lugano a Chiasso in ogni caso non si investirà un centesimo.

Il Ticino quindi dalla vignetta a 100 Fr non trarrà alcun vantaggio. L’automobilista ticinese pagherebbe di più per finanziare circonvallazioni in Svizzera interna. Non solo. Pagheremmo l’aumento del 150% non certo per “decongestionare il traffico dei centri urbani”, come da menzognere dichiarazioni di Leuthard, ma per il contrario. Molti frontalieri e padroncini per non pagare la vignetta a 100 Fr semplicemente rinuncerebbero ad usare l’autostrada, riversandosi sulle strade cantonali e comunali, andando ad intasarle ulteriormente. Idem i turisti di giornata.

Per il Ticino la vignetta a 100 Fr costituirebbe dunque una zappa sui piedi. Che dovremmo tirarci in cambio di cosa? Di opere viarie nel nostro Cantone? No: in cambio delle tre citate circonvallazioni di Näfels, Le Locle e La-Chaux-de-fonds. Quindi, pagheremmo il contrassegno autostradale 60 Fr in più per peggiorare ulteriormente la nostra viabilità e finanziare invece miglioramenti Oltregottardo. I danni a noi, i vantaggi agli altri. Un po’ come con la libera circolazione delle persone.

Il secondo ricatto. Leuthard ha dichiarato: se la vignetta a 100 Fr non passerà, si aumenterà il prezzo della benzina di 15 cts al litro. Il problema è che entrambi i progetti vengono portati avanti indipendentemente uno dall’altro. Non sarà la vignetta a 100 Fr ad impedire l’aumento del prezzo della benzina, e neppure l’introduzione del road pricing, del mobility pricing e di altri fantasiosi espedienti per mettere, per l’ennesima volta, le mani nelle tasche degli automobilisti. Il 24 novembre votiamo quindi No ad un aumento ingiustificato che non ci porterà alcun vantaggio, ma solo disagi ulteriori.

Lorenzo Quadri, consigliere nazionale, Lega dei Ticinesi