La Cina ha vietato alle sue banche le transazioni basate sulla moneta virtuale. La banca centrale francese ha espresso preoccupazioni. Negli Stati Uniti la Federal Reserve cerca di intervenire sulle piattaforme di cambio. Ma è impossibile intervenire, ad esempio, sulle emissioni.

Sono pressoché tutti convinti che si tratti di una bolla. Il valore del bitcoin, moneta virtuale che permette di effettuare acquisti, transazioni e scambi su internet, quest’anno ha infatti registrato una crescita del 5’000 %.
Complessivamente, in tutto il mondo, il peso di questa valuta è calcolato in circa 15 miliardi di dollari. Un bitcoin vale circa mille dollari. Per questo le autorità e i regolatori internazionali, molto preoccupati, si stanno affrettando a placarne l’ascesa e a cercare di arginare il fenomeno.

Il governo cinese ha fatto sapere di aver vietato alle banche le transazioni effettuate in Bitcoin (annuncio che ha prodotto un calo del 10% del valore della moneta) : “Si tratta di un prodotto virtuale che per questo non deve circolare troppo liberamente nel sistema finanziario – ha sottolineato la Banca del Popolo cinese.
La preoccupazione è di non riuscire più a controllare i capitali in ingresso e in uscita dal paese, anche tenendo conto dell’anonimato delle transazioni.

La Banca centrale francese ha sottolineato come le monete virtuali non entrino direttamente nel campo di supervisione e di sorveglianza delle autorità competenti in materia di pagamenti.
Negli Stati Uniti l’attenzione della Federal Reserve si concentra soprattutto sulle piattaforme di cambio verso monete ufficiali, dal momento che, per il Bitcoin, è di fatto impossibile esercitare un controllo sull’emissione.

Il rischio è che il Bitcoin, non essendo sottoposto alla stessa vigilanza delle valute tradizionali, possa essere utilizzato come mezzo di pagamento nell’ambito di economie parallele, se non illecite.

Poi c’è chi invece vede nel nuovo sistema possibilità di sviluppo: la prossima settimana a Las Vegas si terrà una conferenza nella quale si parlerà proprio delle opportunità offerte dalle monete virtuali. Mentre la cittadina di Vicco, nel Kentucky, si è portata avanti, immaginando di pagare i propri dipendenti in parte in dollari, in parte in Bitcoin.

(Fonte : Valori.it)