I 32 Stati americani in cui viene praticata la pena di morte cercano soluzioni per sostituire l’iniezione letale, mentre i fabbricanti europei rifiutano di proseguire l’approvvigionamento di barbiturici.

Colpiti dalla penuria di barbiturici, per l’esecuzione della pena capitale diversi Stati americani discutono l’eventualità di ripristinare la sedia elettrica, la camera a gas o addirittura i plotoni di esecuzione.

Gli abolizionisti sono evidentemente allibiti, ma per uscire dal vicolo cieco che colpisce la pratica delle iniezioni letali, che negli Stati Uniti viene usata dagli anni 1980, dalla Virginia al Wyoming, passando dal Missouri, numerosi deputati propongono seriamente di ritornare ai vecchi sistemi.

Da quando i fabbricanti europei hanno drasticamente ridotto la fornitura di barbiturici, i 32 Stati americani dove si pratica la pena di morte cercano nuovi fornitori e soluzioni alternative, cercando di rassicurare chi si sostiene che una diversa provenienza di barbiturici non è sinonimo di qualità, di un prodotto che assicuri ai condannati a morte un trapasso senza sofferenza fisica.

In Virginia, il 22 gennaio la Camera dei Rappresentanti ha approvato un progetto di legge che – nel caso di una penuria di barbiturici – autorizza le esecuzioni capitali sulla sedia elettrica.
Nel Missouri il ministro della Giustizia Chris Koster progetta un ritorno alla camera a gas, un sistema d’esecuzione legale anche nell’Arizona e nel Wyoming, se è il detenuto a farne la scelta.

Un deputato del Missouri, Rick Brattin, propone di far ricorso al plotone di esecuzione. La stessa proposta è stata avanzata da un senatore del Wyoming, Bruce Burns : “Considero la camera a gas un sistema crudele e inusuale – ha detto Burns – dunque propongo il plotone di esecuzione, perchè se confrontato con gli altri metodi è quello che allo Stato costa meno.”

(Fonte : Les Echos.fr)