L’Ucraina, e in particolare la capitale Kiev, è di nuovo scossa da violenza e disordini. Da martedì mattina Kiev è teatro di scontri fra polizia e manifestanti ostili al presidente Viktor Ianukovitch.

Negli scontri sono morte 14 persone, fra cui 6 poliziotti e questo dopo diverse settimane di calma nella mobilitazione dell’opposizione, arrivata al suo terzo mese.
Nella serata di martedì la polizia ha lanciato un massiccio attacco ai manifestanti radunati in Piazza Maidan, la principale piazza della capitale.

Lancio di un’operazione anti-terrorismo
Mercoledì pomeriggio i servizi di sicurezza ucraini hanno decretato il lancio di un’operazione anti-terrorismo attraverso tutto il paese.
“Con le loro azioni i gruppi terroristi e radicali minacciano la vita di milioni di ucraini – hanno dichiarato i servizi segreti in un comunicato – In questo contesto abbiamo deciso di lanciare attraverso l’intero paese un’operazione anti-terrorismo.”

Hollande e Merkel condannano gli “atti inqualificabili” del regime ucraino
“In Ucraina stanno accadendo atti inqualificabili, inammissibili, intollerabili. Una violenza, una brutalità, una repressione da parte del governo che io e la Cancelliera Merkel condanniamo – ha dichiarato il presidente francese François Hollande in una conferenza stampa congiunta.

Manifestanti colpiti dai proiettili
Un video girato a Khmelnytskyi, nel centro del paese, sta facendo il giro dei social network. Si vedono dei manifestanti presi di mira da un cecchino. Le pallottole colpiscono un uomo al ventre e una donna alla testa.

La Banca europea d’investimento congela le sue attività in Ucraina
“Attualmente, la situazione è talmente critica che, politicamente, sarebbe un pessimo segnale, ma anche una mancanza di responsabilità nei confronti delle persone a cui chiediamo di eseguire questo lavoro, avere qualsiasi attività in Ucraina – ha dichiarato il presidente della BEI, Werner Hoyer, durante una conferenza stampa.

Le Nazioni Unite chiedono un’indagine urgente e indipendente
Mercoledì le Nazioni Unite si sono espresse sulle violenze in corso in Ucraina attraverso l’Alto Commissario per i diritti dell’uomo Navi Pillay : “Condanno con fermezza gli omicidi e esorto il governo di Kiev e i manifestanti ad agire per smorzare le tensioni e per trovare una soluzione pacifica della crisi. Chiedo anche un’indagine urgente e indipendente per stabilire fatti e responsabilità.”

Manifestanti bloccano un posto di frontiera con la Polonia
Un gruppo di circa 300 manifestanti bloccava nel pomeriggio di mercoledì l’accesso a una strada che conduce a un posto di frontiera con la Polonia.
“Non siamo sicuri ma si tratterebbe di oppositori politici – ha indicato all’agenzia Reuters un portavoce della polizia di frontiera.