Giovedì 6 marzo, dopo un summit d’urgenza consacrato alla crisi in Ucraina, i dirigenti dell’Unione europea hanno annunciato le prime sanzioni politiche contro la Russia.

Verranno sospesi i negoziati sui visti con Mosca e se la situazione in Ucraina continuerà a deteriorarsi seguiranno sanzioni economiche.
Nel frattempo, in Crimea il Parlamento – a maggioranza filorussa – ha annunciato un referendum il 16 marzo per chiedere l’annessione della penisola autonoma alla Russia.

Il presidente americano Barack Obama ha ordinato l’attuazione di restrizioni sui visti per un determinato numero di personalità russe, che la Casa Bianca considera complici della minaccia alla sovranità russa.

Prime sanzioni europee contro la Russia

I dirigenti europei si sono incontrati giovedì a Bruxelles per evocare la crisi ucraina e hanno annunciato le prime sanzioni, di ordine politico, contro il governo russo.
Come confermato dal presidente del Consiglio europeo Herman van Rompuy, per obbligare la Russia a negoziare un’uscita dalla crisi i dirigenti si sono accordati su una strategia progressiva di sanzioni.
Hanno anche giudicato illegale la decisione del Parlamento della Repubblica autonoma della Crimea, dominato dai filorussi, che giovedì all’unanimità si è pronunciato a favore dell’annessione della regione ucraina alla Federazione russa.

Herman van Rompuy ha annunciato che Bruxelles firmerà l’accordo associativo con Kiev prima delle elezioni del 25 maggio in Ucraina. Questo riguarda i principi generali della cooperazione, la collaborazione politica e la politica estera e della sicurezza.

Il Parlamento ucraino avvierà una procedura di dissoluzione del Parlamento della Crimea. Lo svolgimento del referendum è “una farsa, un crimine contro l’Ucraina commesso dai militari russi” secondo Olexander Tourtchinov, presidente ucraino a interim.

Presente a una riunione del Partito popolare europeo, principale formazione del Parlamento europeo, l’ex primo ministro ucraino e membro dell’opposizione Yulia Timoshenko ha messo in guardia gli occidentali : Vladimir Putin non mancherà di sfruttare ogni segno di debolezza dell’Europa.
“Se autorizzerete la Russia a organizzare un referendum il 16 marzo per l’annessione della Crimea, perderete l’Ucraina e la stabilità a livello mondiale – ha dichiarato.

Barack Obama discute con Vladimir Putin e giustifica le sanzioni

Poco dopo aver ordinato l’attuazione di restrizioni sui visti per determinate personalità russe, il presidente americano ha avuto un lungo colloquio con il presidente russo Putin.
Obama ha insistito sul fatto che la Russia agisce in violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina, il che porta gli Stati Uniti a prendere misure di rappresaglia, coordinate con i partner europei.

Vladimir Putin ha replicato ricordando l’importanza delle relazioni fra russi e americani per garantire la stabilità e la sicurezza nel mondo e si è augurato che le relazioni fra i due paesi non siano rovinate da disaccordi sull’Ucraina.

(Fonte : Le Monde.fr)