“E stata una grande vittoria ma…
…cercheranno immancabilmente di fregarci!”
“Domenica pomeriggio sembravano tutti impazziti”


Oggi alle 11 all’Hotel Lugano Dante l’on. Christoph Blocher ha incontrato giornalisti, membri dell’UDC, simpatizzanti e curiosi. L’incontro è durato due ore ed è stato seguito da un aperitivo. Che cos’ha detto il grande vincitore del 9 febbraio?

Su che cosa abbiamo votato? Sulla cacciata di tutti gli stranieri? Assolutamente no, questa è una distorsione grottesca.

La Svizzera ha semplicemente deciso di (ri)prendere il controllo dell’immigrazione. Questo è il risultato – tanto formale quanto sostanziale – del voto del 9 febbraio. Non più soltanto subirla.

Lasciate che ve lo dica: il Ticino è stato decisivo. Senza di voi la votazione sarebbe stata persa! (ndR: il SÌ ha vinto per circa 19mila voti, e il nostro Cantone ha dato al SÌ una prevalenza di 44mila voti rispetto al NO).

“Die Aufregung war so gross, warum?” Perché il popolo svizzero, alla fine, ha dato il suo responso: NON siamo membri dell’Unione Europea e NON vogliamo diventarlo.

La domenica sembravano tutti impazziti. Ma già il lunedì si sono udite voci diverse, anche dall’estero: “Fortunati voi Svizzeri che avete potuto votare, noi non lo potremo mai fare!” Per fortuna non ci sono solo i politici e i politicanti, ma anche i cittadini!

Per vent’anni il governo ha inviato un duplice messaggio, ingannevole nella sua duplicità. Verso l’Europa: “Arriviamo, arriviamo, arriviamo!” Verso l’interno: “Badate bene che NON siamo membri!” Ora invece le cose sono chiare: “Wir kommen nicht”.

Abbiamo vinto ma non siamo che all’inizio. Il prossimo passo, essenziale, consisterà nel promulgare la legge d’applicazione. Il governo si è affrettato a dichiarare che “rispetterà la volontà del popolo” ma… come ci si può fidare? I primi segnali non sono affatto incoraggianti.

Parliamo adesso un poco di “certi” imprenditori. Recentemente ho visitato una Firma nei pressi della Grenze (ticinese). Faccio conoscenza con il capo azienda e gli domando: “Perché vi siete istallati su suolo svizzero?” “Ma è facile, perché qui la situazione è molto migliore che in Italia! Tutto funziona meglio: la burocrazia è più veloce, non c’è corruzione, i servizi pubblici sono buoni. C’è naturalmente un difetto, un piccolo difetto…” “Quale?” “I salari, die Löhne, sono troppo alti” “Und dann?” “Mi porto gli operai dall’Italia!” Ebbene, questi non sono sistemi accettabili per la nostra economia.

Avete mai sentito parlare di un cert’altro sistema? Adesso ve lo racconto. Un imprenditore abbisogna di 5 persone per eseguire un lavoro, su un arco di tempo limitato, diciamo 6 mesi. Che fa? Non ne assume 5, ma 10 (il furbacchione). Dopo un mese si tiene i 5 che giudica migliori… e licenzia gli altri! Questi però non tornano a casa… (il seguito lo sapete)

Per gli industriali il sistema dei contingenti sarà “un po’ più complicato”. Es ist schwierig… Lo dice sempre anche il Consiglio federale: es ist so schwierig! Allora io ribatto: proprio per questo vi abbiamo messi al governo .

Quante fandonie ci hanno raccontato. Hanno avuto il coraggio di dirci che la libera circolazione avrebbe portato un “saldo attivo” di circa 8000 persone l’anno. Ebbene, nel 2013 sono state 85.000 (e 78.000 di media). Possiamo limitare l’immigrazione? Io dico che, wenn man will, si può. Ma l’UE non vuole! Wir müssen den Vertrag kündigen. Cascherà il mondo, sarà l’apocalisse? E io vi dico che non succederà nulla.

La pretesa “tragedia” di Erasmus Plus è un enorme bidone. Lo sapete che l’UE aveva chiesto alla Svizzera di raddoppiare il suo contributo? Centinaia di milioni in più! E che la Svizzera, di fronte a richieste così esorbitanti, aveva rinunciato? Prima del 9 febbraio. Adesso questi imbroglioni si stracciano le vesti e strillano: l’iniziativa UDC ha ucciso Erasmus Plus. Si può essere più falsi di così?

In conclusione, ein ganz wichtiger Sonntag ma attenzione! I pericoli sono numerosi e gravi. Se riusciranno a fregarci, dovremo fare una nuova iniziativa… per realizzare l’iniziativa vincente!

Un caldo applauso della sala premia l’on. Blocher per la sua eccellente prestazione.

Alle domande, riservate ai giornalisti, prende dapprima la parola uno che esordisce: “Sono di sinistra e sono un frontaliere”. Indovinate un po’? Pensate a una bevanda che non è una Cola Cola, un tè di menta o un gin tonic.

Al redattore di Ticinolive viene concessa (grazie!) l’ultima domanda, a tempo ormai quasi scaduto. Egli dice più o meno: “Su Schengen tutti sappiamo che il popolo è stato ingannato. Hanno detto che sarebbe costato poco e sono centinaia di milioni. Hanno detto che saremmo stati più sicuri, e lo siamo di meno. L’UDC pensa di agire al fine di correggere Schengen, o di uscire da Schengen?

“Schengen ist dumm”, proprio così, pari pari, stupido. Tacito non sarebbe stato più conciso. “Immaginate di dover proteggere la vostra casa. Avete due possibilità: 1) sprangare porte e finestre, e poi decidere, a ragion veduta, chi lasciar entrare; 2) spalancare tutto, lasciar entrare tutti, e poi esaminare a uno a uno coloro che ormai s’aggirano per la vostra casa per capire se sono tipi loschi o addirittura criminali. Ebbene, Schengen ha scelto la 2)”

È stato facile, stupidamente, entrarci. Non sarà così facile uscirne.

Ha tradotto dal tedesco efficacemente e fedelmente Eros Nicola Mellini.

Blocher 3
Pinoja
Rusconi
Jack 4