Vladimir Putin è l’Adolf Hitler contemporaneo? Dopo l’annessione della Crimea alla Russia, il paragone viene fatto da diverse personalità di spicco..

Vladimir Putin agisce secondo lo stesso principio di Adolf Hitler
Al centro del confronto, l’atteggiamento della Germania nazista poco prima dell’inizio della Seconda guerra mondiale.
Secondo il presidente ucraino a interim, Olexander Tourtchinov, “l’annessione della Crimea è uno sporco gioco delle autorità russe. E’ con l’annessione di territori di altri Stati da parte della Germania nazista che è iniziata la Seconda guerra mondiale. Oggi Putin segue l’esempio dei fascisti del 20. secolo.”

L’ex ministro ceco degli Affari esteri Karel Schwarzenberg rincara la dose : “Putin agisce secondo lo stesso principio di Adolf Hitler. Siccome voleva invadere la Crimea, aveva bisogno di un pretesto e ha spiegato che i suoi compatrioti erano oppressi. Quando Hitler voleva annettere l’Austria, aveva spiegato che lì c’era un regime di oppressione nei confronti dei tedeschi.”

La Crimea, un nuovo Anschluss ?
Nel 1938 Adolf Hitler prende l’Austria e la regione dei Sudeti, un sistema montuoso al confine tra la Germania, la Polonia e l’allora Cecoslovacchia.
Per giustificare l’annessione Hitler invoca la comunione di cultura e di sangue degli abitanti e l’Anschluss (l’annessione) in Austria è seguita da un referendum dal risultato schiacciante : il 99% di voti a favore.

Allo stesso modo Putin ha iniziato a invadere la Crimea, “parte integrante della Russia rubata al governo di Mosca.”
Secondo Putin gli abitanti della Crimea sono russi. Ha operato per organizzare un referendum che sapeva essere vinto in anticipo.
Non è la prima volta che il presidente russo ricorre a questi metodi. Nel 2008 aveva usato il pretesto di un’operazione per proteggere i russofoni separatisti dell’Ossezia del Sud allo scopo di portare via la regione alla Georgia.
Per quanto riguarda gli occidentali, dal braccio di ferro perso sulla Siria sembrano essere privi di risorse, il che ha fatto dire al deputato americano Mike Rogers : “Putin gioca agli scacchi, mentre noi giochiamo alle biglie.”

“Piuttosto un paragone con Stalin”
“Vladimir Putin non è animato dalla volontà di conquistare l’Europa come Hitler. Lui cerca piuttosto di ridare alla Russia la sua potenza perduta – analizza Alban Mikoczy, corrispondente di France 2 a Mosca – Putin cerca una sorta di ricostituzione dell’ex Unione Sovietica e desidera creare un nuovo equilibrio mondiale con l’appoggio della Cina e dell’Iran, per mettere fine all’egemonia degli occidentali.”

Jean-Sylvestre Mongrenier, ricercatore presso l’Istituto Thomas More, spiega che preferisce un paragone con Stalin : “Si fa sempre la riduzione ‘ad-hitlerum’, si riconduce sempre tutto a Hitler, ma la storia russa e sovietica dà altri esempi.”
Mongrenier evoca Berlino-Est, Praga (1968) e Budapest (1956) : “Non c’è bisogno di andare a cercare in Germania. Putin è un nostalgico dell’epoca sovietica. Fa il revisionismo delle frontiere del 1991 per ritrovare una patria più grande.”

(Fonte : Francetvinfo.fr)