Quello che accade a Donetsk o a Kiev può avere un effetto a Damasco? Non si tratta della stessa posta in gioco, ma gli attori sono gli stessi.

L’annessione della Crimea alla Russia, le sanzioni, i movimenti di truppe alle frontiere, le secessioni nell’est dell’Ucraina : una nuova guerra fredda oppone la Russia all’Occidente. Che ruolo può avere in Siria, nel cui conflitto Russia e Stati Uniti hanno un ruolo maggiore?

Secondo Julien Nocetti, specialista della Russia all’Istituto francese delle relazioni internazionali, “i dossier ucraino e siriano sono indipendenti nelle loro cause e nei rispettivi sviluppi, ma si può tentare un parallelo a livello dei fattori emotivi nella psiche russa. Il conflitto in Siria avrebbe indirettamente incoraggiato il presidente russo Putin a colpire forte in Ucraina.

“Attraverso gli eventi in Crimea – commenta – Mosca vuole mostrare agli occidentali che quanto è stato fatto in Kosovo, in Irak, in Libia e quanto è stato tentato in Siria può avvenire in Ucraina. Putin non ha ancora digerito l’estensione della NATO sino ai mercati della Russia né il suo spirito avventuriero in Libia e in Afghanistan.
La situazione in Ucraina ha messo in secondo piano la Siria, almeno nei media. Il presidente siriano al Assad è contento che l’attenzione planetaria si distolga dal suo paese, ma non penso che la soluzione al conflitto siriano dipenda dalla risoluzione della crisi ucraina. Sicuramente la Russia e gli Stati Uniti non baratteranno la posizione sulla Siria in cambio di una maggiore morbidezza sull’Ucraina.”

Aron Lund, ricercatore e redattore capo per la Siria al centro Carnegie per la pace internazionale, ritiene che un prolungamento della crisi in Ucraina potrebbe ripercuotersi sulle dinamiche del conflitto siriano : “I ribelli e il regime sono totalmente dipendenti dall’aiuto straniero e nel conflitto Stati Uniti e Russia sono attori chiave.
La crisi in Ucraina non modificherà gli interessi politici delle due superpotenze in Siria, ma potrebbe alterare le loro relazioni e di conseguenza l’equilibrio delle forze sul terreno.”

Gli analisti ritengono che a cambiare potrebbe anche essere la posizione dell’Europa rispetto alla Siria, nella scia degli eventi alla frontiera russa.
Chiamata direttamente in causa dagli eventi in Ucraina, sin qui l’Europa aveva mantenuto una posizione dissonante sul conflitto siriano, divisa tra una Francia desiderosa di andare in guerra e una Germania opposta a qualsiasi intervento armato. I recenti eventi in Ucraina potrebbero rilanciare il dibattito sulla politica estera europea, sulla strategia di difesa comune, sulla formulazione di una posizione comune sulla Siria.

L’Europa non ha i mezzi militari e economici per boicottare la Russia, dalla quale dipende largamente sul piano energetico. Per compensare la perdita in Ucraina mantenendo le relazioni politiche e commerciali con Mosca, l’Unione europea potrebbe risolversi a utilizzare la carta siriana.

(Fonte : Slate.fr)