L’on. Fabio Regazzi – che tifa contro l’Italia e l’aveva candidamente dichiarato – così risponde al cactus (ineluttabile) del Caffè.
“Sono fiero del secondo cactus conferitomi in pochi mesi da Il Caffè, un tributo per aver detto quello che la maggior parte dei ticinesi pensa. Mi complimento inoltre con il domenicale di Locarno diretto e gestito da frontalieri che per una volta è riuscito a citare un politico svizzero senza sbagliare nome, appartenenza partitica o funzione. Vorrei comunque tranquillizzare il settimanale diretto da Lillo Alaimo: i rapporti Svizzera-Italia non subiranno contraccolpi per le mie opinioni calcistiche, ma forse godrebbero di un clima più sereno senza certa stampa trash”.
Ovviamente l’ “esternazione” che-bello-se-l’Italia-perde di Regazzi è discutibile. Ma troviamo ben azzeccata la sua critica al Caffè. Grandi mezzi (denaro), frontalieri a go go, saccenteria infinita e insopportabile, sufficienza, astio e disprezzo per il Paese che ti ospita e (troppo lautamente) ti dà da mangiare. Anche il buon Fabio può perdere la pazienza. Come dicono… oltre ramina: quanno cce vò cce vò!