Domenica 29 giugno, i djihadisti dello Stato islamico in Irak e nel Levante (SIIL) hanno proclamato l’instaurazione di un califfato islamico nella regione, un regime politico scomparso quasi un secolo fa.
In una registrazione audio diffusa su internet, il SIIL, che adesso si fa chiamare semplicemente Stato islamico per sopprimere qualsiasi riferimento geografico, ha designato il suo capo Abou Bakr Al-Baghdadi comme “califfo” e dunque “capo di tutti i musulmani”.
Il califfato dovrebbe essere imposto nelle regioni conquistate da questo gruppo in Siria e in Irak, dove già è riuscito a impadronirsi e controllare ampie porzioni di territorio.
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L’analisi di Fabrice Balanche, specialista della Siria, sul portale 20minutes.fr :

“Non cambierà nulla – spiega Balanche – E’ un annuncio a effetto da parte di Abou Bakr Al-Baghdadi che ha scelto i primi giorni del mese del digiuno islamico per proclamare l’istituzione del califfato. Si tratta di qualcosa di puramente simbolico.
Si dichiara capo di tutti i musulmani ma prima dovrebbe essere riconosciuto tale nell’insieme del mondo musulmano.
Non ha la legittimità spirituale perchè non controlla i luoghi santi, ossia la Mecca e Medina.
Né quella politica, perchè non ha conquistato Damasco e Baghdad. Di fatto è una trovata pubblicitaria in un momento in cui l’esercito iracheno si rinforza grazie all’aiuto dei russi e degli americani.
Al-Baghdadi dice “Ho tutti contro, dunque sono legittimo” ma spera soprattutto di mobilitare i gruppi islamisti che al momento si battono contro di lui. Il che non è ancora accaduto.

Un califfato non esiste più dal 1924. Nemmeno Osama Bin Laden, dopo gli attentati del 11 settembre 2001, ne aveva parlato, allorchè aveva un alto grado di legittimità. E’ dunque una mossa audace da parte di Al-Baghdadi.
Il califfato è lo scopo di tutti i gruppi salafisti, ma nel caso del SIIL siamo di fronte a un’utopia. Si crea uno Stato fra l’Irak e la Siria, come nell’età d’oro dell’Islam, nel 8. e 9. secolo e si spera che questo simbolo storico dia un senso e rinforzi le truppe. Ma Al-Baghdadi potrebbe anche passare per usurpatore. Gli va bene oppure no.

Proclamandosi califfo, Al-Baghdadi chiama direttamente il Fronte Jahbat Al-Nosra – la filiale di al Qaeda in Siria – affinchè lo raggiunga. Ma sono fratelli nemici. Una fusione dei due gruppi si è prodotta qualche giorno fa nella località di Boukamal, una delle principali città fra la Siria e l’Irak, ma non penso che si vada oltre.
I rispettivi capi non sono pronti per riconciliarsi. Le truppe di Al-Nosra potrebbero raggiungere il SIIL perchè questo gruppo ha soldi, una certa potenza e armi e dunque in questo momento può essere attraente.”