Mercoledì scorso un sedicenne palestinese di nome Mohammed Abu Khedir era scomparso da un sobborgo di Gerusalemme Est. Immediatamente si sospettò un rapimento. Il suo corpo è stato ritrovato in un bosco nei pressi della città, carbonizzato.

Oggi una fonte anonima molto attendibile ha dichiarato: «Tre dei sospetti in detenzione hanno confessato l’omicidio dell’adolescente e di averlo bruciato vivo. La scena del delitto è stata ricostruita». Ciò fa seguito all’arresto di sei giovani estremisti israeliani, legati ad ambienti nazionalisti. Uno dei sei avrebbe confessato, accusando poi gli altri di complicità.

Il premier Benyamin Netanyahu ha condannato il crimine e ha dichiarato che la giustizia farà il suo corso.

Abu Khedir