Yves Boyer, direttore aggiunto della Fondazione francese per la ricerca strategica, fa il punto sugli eventi in Ucraina.

Settimana scorsa la NATO aveva confermato la presenza di truppe regolamentari russe nell’est dell’Ucraina, ma Mosca aveva smentito categoricamente.
“Il fatto è che tutti mentono – spiega Boyer – che sia volontariamente oppure per omissione o per errore. Si deve dunque restare prudenti. Un esempio : a metà agosto l’Ucraina aveva assicurato di aver distrutto una colonna di veicoli blindati russi entrata sul suo territorio. Può essere un’informazione reale, ma stiamo ancora aspettando le prove.

In ogni caso, se ufficiali e militari russi sono indubbiamente presenti nell’est ucraino per missioni di ricognizione e di aiuto al comando, non vi è un impegno massiccio di truppe russe.

Secondo Sergueï Lavrov, capo della diplomazia russa, tutto quello che Mosca fa è per progredire verso una soluzione politica. Carl von Clausewitz, uno dei maggiori esperti della strategia militare moderna, ha scritto : “La guerra è la continuazione della politica con altri mezzi.”
Nel caso presente, credo che la Russia faccia salire la pressione militare su Kiev per incitare i suoi dirigenti ad avvicinarsi ai ribelli pro-russi e trovare con loro una soluzione politica al conflitto.

Si era detto che Vladimir Putin aveva evocato l’idea di uno statuto statale per l’est dell’Ucraina, ma era stato un errore di traduzione dell’AFP. Putin aveva parlato solo di autonomia in un’Ucraina unificata.

L’Occidente dovrebbe smettere di demonizzare Putin e ritrovare la via della ragione. Si deve ascoltare quello che la Russia ha da dire. Dopotutto si tratta di una grande potenza europea, una nazione dotata dell’arma nucleare e membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

All’occorrenza vi sono realtà umane, sociali e storiche da considerare nell’est dell’Ucraina. Non credo nella creazione di uno Stato specifico. La Novorossia di Caterina II è una vecchia idea che dagli anni 1920 è stata gettata nella spazzatura della Storia.
Ma senza volere un’emancipazione, un certo numero di ucraini dell’est sono favorevoli a una federalizzazione. Alcuni si battono anche per questa idea e per quelli che credono essere gli interessi della loro comunità. E ricordo che la federalizzazione è una soluzione evocata dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel.

Una soluzione militare non viene considerata da nessun dirigentze americano o europeo. E’ un’idea grottesca, non solo perchè non ci sono i mezzi, ma perchè se l’Occidente inizia a uccidere i russi, è un avanzare verso la guerra nucleare e nessuno vuole una guerra simile. ”

(Fonte : les-crises.fr)