L’UDC trionfa, Roger Köppel direttore della Weltwoche trionfa, Christoph Mörgeli cade.
Deputato dal 1999, docente universitario, opinionista sulla Weltwoche, amico intimo di Blocher. A Zurigo è arrivato solo ventesimo, per conservare il seggio doveva arrivare almeno 12°. Gli sono mancati 3000 voti.
Blocher, che non è uno dei soliti piccoli ipocriti della politica e parla schietto, non usa mezzi termini: “Mörgeli ist in den letzten vier Jahren kaputt gemacht worden. Und zwar gezielt von der Universität und zwar himmeltraurig. Ich hätte nie gedacht, dass meine Universität, wo ich doktoriert habe, zu solch hinterhältigen Massnahmen überhaupt Hand bietet. Da sieht man, bei diesen Professoren – so fein wie sie auftreten am Dies Academicus – ist die Intrige sehr nahe.”
Nessuna traduzione, si comprende benissimo.
Gli ultimi quattro anni della vita di Mörgeli sono stati un calvario. Odiatissimo dalla sinistra e in particolare da molti suoi “colleghi” accademici, è stato colpito e massacrato con false accuse e diffamazioni, sino al licenziamento (era direttore del Museo di medicina). Gli intrighi poi sono venuti alla luce e sono stati provati, ma il danno era fatto. Una storia vile e disonorevole per l’Università, che la Weltwoche ha raccontato e documentato punto per punto.
Roger Köppel si proietta verso le stelle, Christoph Mörgeli crolla. Il Direttore sale, l’Opinionista scende. Così è la vita.