Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo contributo, che non impegna la linea del portale.
L’Ufficio federale delle strade (USTRA) ha recentemente scelto, per il collegamento autostradale del Locarnese, la variante che prevede la costruzione di gallerie. Nel dicembre 2014, il Gran Consiglio ticinese aveva istituito il Parco del Piano di Magadino. Sono quindi cadute le varianti che prevedevano un passaggio nella zona protetta.
La decisione dell’USTRA è molto importante, perché sancisce la bontà tecnica del progetto e conferma che la soluzione, pur con un costo di 2 miliardi, è quella che ha un migliore rapporto costi/benefici. La situazione ricorda quella relativa alla realizzazione dell’autostrada a Faido. Grazie alla determinazione della popolazione è stata scelta una variante molto costosa, tutta in galleria, che salvaguardava però il paese di Faido. Successivamente in tante altre regioni della Svizzera, si è puntato immediatamente su soluzioni rispettose dell’ambiente, che sono state poi realizzate, anche se molto più onerose. Per il collegamento con il Locarnese si è continuato a insistere su proposte relativamente economiche, ma deboli dal punto di vista tecnico e/o ambientale.
La scelta dell’USTRA è ben vista da tutti, per cui l’unico ostacolo alla concretizzazione è quello relativo al finanziamento. I mezzi a disposizione della Confederazione sono ambiti da diverse regioni e nessuna potrà rivendicare la costruzione di due opere miliardarie. La realizzazione della seconda galleria al San Gottardo, dal costo, a prezzi aggiornati, di 3 miliardi di franchi, ridurrebbe di molto i già limitati fondi a disposizione e di fatto farebbe cadere ogni possibilità di vedere realizzato il collegamento autostradale verso Locarno.
ln Austria, per risanare e adeguare alle nuove normative il tunnel dell’Arlberg, molto simile a quello del Gottardo, bidirezionale, lungo 15.4 km, entrato in funzione un anno prima, si spendono 160 milioni di euro. La gran parte dei lavori di risanamento viene effettuata di notte, con la galleria aperta e con tempi di attesa massimi in una direzione di 30 minuti.
Ci sono delle questioni tecniche aperte, ma sembra vi siano tutti i presupposti perché anche il tunnel del Gottardo possa essere risanato sul modello dell’Arblerg (vedi confronto disponibile sul sito www.railvalley.org). Con questa soluzione i costi di risanamento del Gottardo rimarrebbero nell’ordine dei 250 milioni e si eviterebbero chiusura prolungate. Quindi anche migliore rispetto alla proposta che prevede una spesa superiore al miliardo e una chiusura di tre anni.
La soluzione simile all’Arlberg non viene però approfondita e anzi viene combattuta, perché la maggioranza dei rappresentanti politici a Berna e a Bellinzona, ritengono prioritario migliorare e potenziare il transito attraverso il Gottardo, e si curano decisamente poco delle ricadute negative che il raddoppio avrà per il traffico regionale, sia in termini di sottrazione di mezzi finanziari e sia per la crescita del traffico di transito europeo e il conseguente aumento dei congestionamenti sulle principali arterie autostradali svizzere.
Domenico Zucchetti
Vice presidente di RailValley www.railvalley.org