Jack 1111VIA SICURA. Pubblico con grande soddisfazione questo testo, che suscita tutta la mia approvazione. Il candidato Ghiggia ha pensato molto opportunamente di dedicare un articolo a tale importante problema, che assilla e cruccia numerosi automobilisti. Sarei lieto di conoscere (e pubblicare) l’opinione – magari simile, o identica – dell’avvocato Abate sullo stesso argomento.

PS. Carlo Lepori ne disquisisce su Facebook: è favorevole a “Via Sicura”. Per fortuna (almeno questa volta) ho dalla mia un “pezzo da novanta” del giornalismo: Fabio Pontiggia.

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(Pone le domande: Mattia Sacchi) Nel 2010 il Consiglio Federale ha sottoposto al Parlamento il programma d’intervento per l’aumento della sicurezza stradale “Via Sicura”, poi approvato dalle due camere nel 2012.

Ghiggia 7 Blocher yzBattista Ghiggia, qual è la sua opinione in merito alla controversa legge “Via Sicura”?
“Le nuove norme sono entrate in vigore gradualmente dal 2013, ma sino ad ora di esiti positivi se ne sono visti ben pochi, la nuova legge ha suscitato svariate polemiche e sono emerse diverse lacune giuridiche che non a torto creano il malcontento tra gli automobilisti e i motociclisti. Sono sì diminuite le vittime, ma per quanto riguarda il numero di incidenti e di feriti la diminuzione è minima, inoltre bisogna tener conto che negli ultimi anni la tecnologia applicata ai veicoli, le condizioni delle strade e la segnaletica sono migliorate sensibilmente. Gli effetti positivi dell’introduzione di Via Sicura sono quindi piuttosto discutibili.”

Quali sono secondo lei i punti più critici della nuova legge, che anche l’opinione pubblica fatica ad accettare?
“Assistiamo giornalmente all’aumento della criminalità, rapine a mano armata, omicidi, reati di abuso sui minori, sfruttamento, e purtroppo la lista è ancora molto lunga, ma l’unico ambito nel quale si sono presi provvedimenti per l’inasprimento delle pene è quello automobilistico. È difficilmente comprensibile che chi superi un limite di velocità riceva la stessa pena di chi commette una violenza carnale o addirittura una pena inferiore di chi compie un furto aggravato.

Cosa ancora più incomprensibile è l’applicazione incondizionata delle pene, che ancora una volta avviene solo per i reati stradali, infatti non vi sono possibili attenuanti applicabili, come invece accade per qualsiasi altra trasgressione della legge, persino i professionisti, come poliziotti o medici, che superano i limiti di velocità consentiti, non godono di alcun diritto. Lo stesso Sostituto Procuratore generale, Antonio Perugini, ha dichiarato che le pene inflitte ai conducenti di veicoli che commettono reati stradali siano sproporzionate in confronto ad altre pene, Perugini in una recente intervista ha inoltre affermato che l’esagerata severità delle pene ad un certo punto non serve più quale deterrente, ma porta ad un effetto contrario, ovvero l’incitamento a delinquere ( p.es. guida malgrado la revoca). Non si vogliono espellere i criminali stranieri che commettono reati gravi, ma si vogliono criminalizzare conducenti che superano un limite di velocità, di notte, su autostrade deserte. Tutto ciò è inaccettabile. È forse ora di cambiare qualcosa nel nostro sistema giudiziario.”

Quindi lei ritiene che ci sia un certo margine di miglioramento?
“Non possiamo stare a guardare come viene rovinata la vita agli automobilisti mentre persone che commettono reati gravi vengono punite con pene ridicole. Ricordo che in Svizzera ci sono recidivi, rei di aver commesso violenze carnali, che vengono mandati a passeggiare nei boschi a cavallo. Il traffico e la guida spericolata sono problemi reali che vanno affrontati, ma infliggere pene assurde, che spesso comportano poi la perdita del lavoro e la bancarotta, a cittadini che superano limiti di velocità, senza tener conto di eventuali attenuanti e in modo sproporzionato, non è sicuramente la soluzione. Inoltre nella maggioranza dei casi di automobilisti o motociclisti puniti severamente si tratta di superamento del limite di velocità, questo perché è l’infrazione più facile da provare e le prove fornite dai controlli sono inequivocabili, mentre ad esempio gare clandestine o comportamenti pericolosi nei pressi di centri abitati più difficilmente verranno puniti adeguatamente.

Sono fermamente convinto che sia necessaria una diminuzione delle sanzioni in merito a Via Sicura e che debba esserci una proporzionalità tra queste e quelle inflitte ad altri delinquenti. In questo senso è indispensabile adottare dei correttivi per questa legge giovane che però ha già mostrato vari difetti. È fondamentale che la politica ridia alle autorità competenti la possibilità di adottare dei parametri discrezionali, una valutazione delle diverse situazioni è imprescindibile al fine di garantire la sicurezza e non il terrore sulle nostre strade.”

Battista Ghiggia, candidato della Lega dei Ticinesi e UDC per il Consiglio degli Stati