Area Liberale presenta qui le sue linee direttrici generali. Nella mail di accompagnamento il presidente Sergio Morisoli scrive, significativamente: “AL continuerà il suo percorso da sola, come pure farà l’UDC; ritenendo che i due partiti hanno più vantaggi per catturare l’interesse dell’elettorato rimanendo distinti ma collaborando sulle questioni di fondo e sfruttando il gruppo unito in GC per l’operatività parlamentare.”
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MANIFESTO DI AL
TRE condizioni necessarie per ripartire
- La Modernizzazione dello Stato: legittimità, efficienza e efficacia (ruolo, regole e funzione).
- L’Ottimizzazione tra Politica estera e Politica interna. La consapevolezza identitaria di chi siamo e cosa vogliamo (politica interna) con la necessità di negoziare con chi ci sta attorno (politica estera).
- Il Rilancio della società civile tramite: il principio del federalismo liberale svizzero (sussidiarietà e solidarietà dal basso), la democrazia diretta e partecipativa (favorire iniziative e referendum popolari), il controllo finanziario statale in mano al popolo (referendum finanziario obbligatorio), la prosperità economica (togliere i bastoni dalle ruote di chi vuol fare).
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CINQUE urgenze di riequilibrio liberale
- Urgenza:
Legiferare dall’ottica del cittadino e non dello Stato.
Obiettivo: ri-equilibrare diritti e doveri.
- Urgenza:
Promuovere la società civile tramite i principi di sussidiarietà e di solidarietà, per sconfiggere le varie esclusioni.
Obiettivo: ri-equilibrare libertà e responsabilità.
- Urgenza:
Valorizzare le imprese creatrici di lavoro e ricchezza, e incentivare la proprietà privata, il mercato e il profitto. Basta tassa e spendi e ristrutturare la spesa pubblica: tassando meno e spendendo meglio.
Obiettivo: ri-equilibrare autonomia personale e dipendenza pubblica.
- Urgenza: educativa/civica/culturale. Integrare in un modello partecipativo e innovativo le pluralità e le diversità degli attori e degli enti sia statali che privati.
Obiettivo: ri-equilibrare identità locale e multiculturalismo anonimo.
- Urgenza:
Modernizzare lo Stato per uscire dal paternalismo statale ridistribuendo in modo innovativo finanze e i compiti tra Cantone e Comuni.
Obiettivo: ri-equilibrio tra centralismo burocratico e decentramento politico.
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SETTE situazioni da cambiare
1. Famiglie tradizionali: | da penalizzate | a favorite |
2. Aziende serie: | da demonizzate | a promosse |
3. Contribuenti: | da strizzati | a rispettati |
4. Lavoratori e ceto medio: | da dimenticati | a valorizzati |
5. Proprietà privata: | da punita | a incentivata |
6. Bilaterali: | da subiti | a gestiti |
7. Stato: | da costoso e deficitario | a parsimonioso ed equo |