Ennesimo mini Far West – in ogni caso grave e pericoloso – nel tormentato e minacciato territorio a ridosso della frontiera. Pubblichiamo pari pari il comunicato della Polizia, che sempre informa scupolosamente i media e per questo dev’essere lodata. 

Attendiamo solo che qualcuno esclami: “Aumenta l’insicurezza percepita“.

Polizia CantonaleLa Polizia cantonale comunica che in merito alla rapina di ieri sera verso le 19.15 a Novazzano in Via Marcetto presso il distributore Eni sulla base della serie di rapine avvenute negli ultimi tempi, si era predisposto un dispositivo di prevenzione misto nella regione con la collaborazione del corpo delle guardie di confine e delle polizie comunali di Chiasso e Mendrisio con diverse pattuglie appostate nei probabili obiettivi. Come i fatti hanno confermato a Novazzano un individuo a volto coperto, è giunto al distributore con una vettura di piccola cilindrata con apposte delle targhe ticinesi abusivamente applicate e verosimilmente oggetto di furto nei momenti precedenti all’atto criminoso. È entrato nel negozio e impugnando una pistola ha minacciato l’unica commessa presente. L’allarme, subito scattato, ha visto predisporre un dispiegamento di pattuglie all’esterno del distributore, per bloccarne la fuga. L’autore al termine della rapina prendeva in ostaggio la commessa, minacciandola con l’arma e guadagnava l’uscio utilizzandola come scudo nei confronti delle forze di polizia. Nei pressi della vettura veniva neutralizzato dagli agenti, che si vedevano costretti ad esplodere un colpo d’arma da fuoco, ferendo il rapinatore ad una gamba e liberando nel contempo l’ostaggio. Immediatamente al rapinatore sono stati portati i primi soccorsi direttamente dagli agenti di polizia sul posto e successivamente trasportato da un equipaggio del 144 all’ospedale per le cure del caso. In luogo, dopo l’operazione a cui è stato sottoposto è poi stato arrestato.