La Clinica Sant’Anna di Sorengo nel comunicato stampa inviato nel tardo pomeriggio di oggi – in relazione al servizio odierno del Caffè sull’indennizzo di 280 mila franchi pagati alla donna a cui 2 anni fa all’interno della struttura sanitaria sono stati asportati i seni per un errore di identità – non smentisce nemmeno una parola di quanto pubblicato. Ne prendiamo atto con soddisfazione, ricordando e sottolineando inoltre che i dettagli dell’accordo di indennizzo si trovano, come riportato dal Caffè, nel ricorso dello scorso luglio dei legali del chirurgo Piercarlo Rey (sotto inchiesta per quella vicenda) al Tribunale federale, ricorso contro la sospensione del medico in cui così si legge: “(…) nel momento in cui il dottor Rey ha preso l’iniziativa di proporre un risarcimento, il proprietario della Clinica si è subito accodato pagando una grossa parte dell’indennità e chiedendo che nell’accordo fosse inserita la rinuncia a perseguire penalmente la Clinica e ogni altro organo dirigente della stessa”.
L’accordo è dettagliato e nella dichiarazione della donna vittima dell’errore si legge testualmente che… si rinuncia ad ogni azione penale e civile non solo nei confronti della Clinica e del personale, ma anche di ogni altra persona fisica e giuridica che direttamente o indirettamente può avere avuto un ruolo nell’operazione dell’8 luglio 2014.
La Direzione del Caffè