Nota. Le fotografie “Ticinolive” sono state scattate in occasione della conferenza stampa, tenutasi venerdì 14 ottobre a Rancate.

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E’ Mario Botta a firmare l’’allestimento della raffinatissima esposizione che la Pinacoteca Züst di Rancate, nel Cantone Ticino, dedica (dal 16 ottobre 2016 al 22 gennaio 2017) alla scultura lignea. Il grande architetto ha studiato, a titolo completamente gratuito, ogni dettaglio affinché il visitatore sia immerso in un’’atmosfera suggestiva e solenne, in cui la sacralità delle immagini esposte risulta pienamente valorizzata.

La mostra presenta una carrellata di sculture in legno dal XII al XVIII secolo – Madonne, Crocifissi, Compianti, busti, polittici scolpiti e persino un Presepe – provenienti da musei, chiese e monasteri del territorio ticinese, dove questi autentici capolavori sono stati oggetto di devozione e ammirazione per secoli.

Da sempre il legno rappresenta uno dei mezzi più disponibili ed economici, anche perché di facile trasporto, attraverso i quali l’’uomo cerca un contatto con la sfera del sacro. Questa caratteristica ha fatto, per troppo tempo, scambiare questa produzione per semplice artigianato o “arte popolare”. In realtà gli studi degli ultimi decenni hanno posto in risalto da un lato la diffusione delle sculture lignee, e dall’’altro il livello spesso altissimo della loro elaborazione formale.

Per quanto riguarda il territorio ticinese, si tratta infatti di testimonianze di una tradizione artistica che raggiunse spesso vertici europei, realizzate degli stessi artisti attivi a Milano e nelle altre città dell’’attuale Lombardia, ma anche nelle regioni oggi conosciute come Piemonte, Liguria, Romagna.

Le opere giungono in mostra dopo essere state oggetto di una revisione e talvolta di restauri eseguiti grazie all’’importante collaborazione dell’’Ufficio dei beni culturali del Cantone Ticino.

La rassegna è organizzata dalla Pinacoteca Züst e curata da Edoardo Villata, che è stato affiancato da un gruppo di lavoro formato da studiosi svizzeri e italiani: Lara Calderari, Laura Damiani Cabrini, Matteo Facchi, Claudia Gaggetta, Anastasia Gilardi, don Claudio Premoli, Federica Siddi. Le rilevanti novità critiche stimolate dagli studi condotti sono confluite nel catalogo interamente illustrato che accompagna l’’esposizione.

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