Google, Twitter, Facebook sostenevano apertamente l’elezione di Hillary Clinton. Anche con bufale, mirate ad infangare il loro più temuto avversario, Donald J. Trump. Peccato che la condivisione degli articoli fantasma, abbia portato Trump ancor più alla popolarità. I colpi alle spalle, non solo non piacciono, ma non portano nemmeno allo scopo voluto.
Così, con l’era di Trump, anche i social network potrebbero avere una svolta. Facebook limiterebbe le notizie false, incentivandone il controllo. Twitter, dal canto (pardon, cinguettio) suo bloccherebbe gli insulti.
Pugno di ferro, anche social.
V.M.