Al Polo Nord, le orche e gli squali della Groenlandia potrebbero sottrarre all’orso polare il titolo di più grande predatore. In effetti, la diminuzione della superficie dei ghiacci permette loro di andare a cacciare in profondità nelle acque dell’Artico.

E’ quanto risulta dai lavori dei ricercatori dell’università di Manitoba in Canada, i quali pensano che l’orso polare sia destinato a diventare una preda.
Allo stesso modo, questa regione diventa sempre più pericolosa anche per i delfini e le foche, perchè la scomparsa del ghiaccio li rende più vulnerabili agli attacchi.

“L’orso polare è sempre stato il più grande predatore del Polo Nord – spiega Steve Ferguson, biologo presso l’Università di Manitoba – Ma questi animali hanno bisogno di spostarsi sulla superficie ghiacciata o di nuotare fra i blocchi di ghiaccio per andare a caccia di foche. Una riduzione dello strato del ghiaccio priva gli orsi polari dell’accesso alla riva, o li obbliga a effettuare lunghi spostamenti sulla superficie ghiacciata, il che ne fa delle potenziali prede.”

Il fenomeno dovrebbe intensificarsi con il proseguimento del riscaldamento climatico, secondo gli scienziati, i quali ritengono che entro 20 anni, nel periodo estivo la regione artica potrebbe essere totalmente priva di ghiaccio.