dal portale www.blognews24ore.com
Dylann Roof, 22 anni, non si è mai detto pentito di aver ucciso 9 persone nella chiesa di Charleston (Carolina del Sud) il 17 giugno 2015.
Non sorprende, la condanna a morte di Dylann Roof, l’autore della strage in una chiesa della comunità nera di Charleston, nella Carolina del Sud, il 17 giugno 2015. Impassibile, il ragazzo ha ascoltato la sentenza, emessa martedì 10 gennaio. Sino ad oggi non ha espresso alcun rimorso per il suo crimine, che è costato la vita a nove persone.
Una condanna che non sorprende, perchè Roof ha sempre assunto la responsabilità del suo atto. Ha scelto di difendersi da solo, senza ricorrere a un avvocato, non ha invocato alcuna infermità mentale, che gli avrebbe evitato la pena capitale, né ha fatto appello a qualche testimone, che avrebbe potuto difenderlo. Non ha nemmeno presentato elementi suscettibili di spiegare il suo crimine.
Qualche ora prima dell’arresto, il 18 giugno 2015, Dylann Roof aveva dichiarato ai poliziotti che attraverso la strage nella chiesa di Charleston aveva voluto scatenare una guerra razzista. L’unica empatia che ha dimostrato è stata verso sé stesso, nella confessione scritta due mesi dopo l’arresto : “Ho pietà per me stesso, per aver sacrificato la mia vita a causa di una situazione che non sarebbe mai dovuta esistere.” Per contro, ha affermato di non aver versato una sola lacrima per le persone che ha ucciso.