Due attacchi terroristici hanno colpito la Spagna nelle ultime 24 ore sconvolgendo prima Barcellona e poi Cambrils, località balenare a 120 km più a sud del primo attacco. 7 persone sono ferite e 5 i terroristi morti, uccisi in uno scontro a fuoco dalla polizia. L’Isis, nel frattempo, ha rivendicato l’attacco.

Gli ultimi risultati delle indagini avrebbero rivelato la presenza di una cellula composta da 12 persone che stava programmando un terzo attentato in Spagna. Dei 12, 5 sono stati uccisi e altri 3 sarebbero in arresto. In fuga i 4 terroristi rimanenti tra cui il conducente del furgone che ha compiuto la strage. La polizia ha comunicato che potrebbe trattarsi del 17enne Moussa Oukabir, fratello di Driss Oukabir, di origine marocchina, arrestato ieri a Ripoll.

Drissa ha dichiarato che il fratello gli ha rubato i documenti per noleggiare due furgoni e si è presentato volontariamente in polizia. L’attentatore invece è riuscito a sfuggire al posto di blocco della polizia dopo aver rubato un’auto uccidendo il proprietario a coltellate, ma non ci sono ancora conferme ufficiali dell’identità del terrorista.

Oltre a Driss Oukabir sono stati arrestati altri due uomini: un altro cittadino marocchino conoscente dei fratelli Oukabir, ad Alcanar invece è finito in manette un uomo originario di Melilla (enclave spagnola in Marocco), che si sospetta sia collegato all’esplosione di una casa avvenuta mercoledì notte. Gli inquirenti considerano l’ipotesi che l’esplosione sia stata causata dalla cellula terroristica intenta a preparare bombe artigianali.

Nel frattempo è giunta la notizia che tra i 13 morti di Barcellona, due sono italiani: Bruno Gulotta e Luca Russo. Il popolo spagnolo ha partecipato a un minuto di silenzio che si è tenuto in Plaza de Catalunya oggi alle 12 e anche la Rambla è stata riaperta al pubblico stamattina dopo essere stata ripulita completamente durante la notte.