Il Pensiero del giorno è assegnato oggi a Franco Cavallero per la riflessione seguente:

MORTI DI PELO SULLO STOMACO
Posso scriverlo? Magari è proibito, non si sa mai. Il fatto è che “Il Caffè”, noto domenicale, ha messo una buona dose di curaro in una bevanda d’ebano solitamente già avvelenata. Ma insomma, il cittadino comune si andrà chiedendo: “Ma quelli lì, supponiamo che un giorno o l’altro abbiano bisogno della polizia, o perché si rubi, o perché si ammazzi, o per fatti anche più lievi. Ma oseranno comporre quel numero telefonico di un luogo dove si annidano dei possibili trasgressori della legge? Chissà…”.

Il problema sta nel fatto che in uno Stato la polizia è necessaria, indispensabile. E chi dice che essa possa essere messa in un più o meno larvato stato di accusa, prima ancora che siano acclarate le circostanze, oltretutto da un giornalucolo che temerariamente fa quello di mestiere, non è che un morto di pelo sullo stomaco. E sempre da cittadino comune lo scrivo chiaro e tondo.

Franco Cavallero