C’è già chi vede la fine della guerra siriana in quella foto che ritrae il presidente russo Putin e quello siriano Assad stretti in un abbraccio a Sochi, sul Mar Nero.

L’incontro è stato senza ombra di dubbio amichevole con tanto di ringraziamenti da parte di Assad “per aver salvato lo Stato siriano” e infatti qualche motivo per ringraziare Putin, il presidente siriano ce l’ha: da una parte l’arrivo delle forze aeree russe in Siria ha decisamente fatto spostare l’ago della bilancia verso la parte di Assad, dall’altra l’intervento della Russia ha fatto sì che le Nazioni Unite non potessero accusare Assad di crimini di guerra.

Si è parlato molto di terrorismo, Putin ha affermato: “Credo che il problema del terrorismo sia universale, molto deve essere fatto per raggiungere una vittoria completa sul terrorismo, ma, per quanto riguarda la nostra cooperazione nella contro i terroristi in Siria, l’operazione militare sta realmente arrivando alla conclusione”. Inoltre il presidente russo ha aggiunto che pensa che “la cosa principale sia quella di far avanzare il processo politico” e che è “molto contento di vedere la sua (di Assad, ndr) disponibilità a lavorare con chiunque voglia trovare soluzioni e stabilire la pace”.

Alcune parole sono state spese anche sul vertice tra Russia, Turchia e Iran che avrà luogo domani a Sochi e la cui finalità è  anche quella di discrutere di quella che Putin ha definito “la questione principale”, ovvero “il processo politico che sarà lanciato dopo che i terroristi saranno sconfitti”. Sul fronte russo insomma, tutto fa pensare che quello che si cerca di raggiungere è una soluzione a lungo termine della crisi siriana.