Se la prende stavolta con la “nuova direttrice” (che, bizzarramente, nel testo sembra non avere nome)

INTERROGAZIONE

dell’on. Matteo Pronzini, deputato MPS

C’è chi pensa che gli scandali dei permessi e quello di Argo 1 che hanno fatto molto discutere siano solo problemi isolati. Altri invece pensano che si tratti di un problema relativo alla conduzione dell’Amministrazione.  Quanto sta succedendo anche alla Divisione della cultura (DCSU), diretta dal Consigliere di Stato Manuele Bertoli, sembra suggerire che molto è dovuto all’eccesso di potere degli alti funzionari e ad un insufficiente controllo sul loro operato.

La DCSU gestisce e supervisiona una vasta area di competenze, che vanno dalle biblioteche cantonali, i musei cantonali, le borse di ricerca, il Centro di dialettologia e le relazioni con i due atenei universitari con sede in Ticino. Dall’autunno 2017, quando la nuova direttrice è stata assunta, sono emerse diverse problematiche: diminuzione del personale nelle biblioteche, creazione di nuove sotto-commissioni, conflitti di interessi. Mentre il precedente direttore preferiva lasciare ad altri le incombenze della sua funzione, la nuova direttrice sembra stia arrogandosi poteri che rischiano di compromettere il funzionamento della Divisione e la reputazione dell’amministrazione.

Le nuove problematiche portano a sottoporre le seguenti domande al Lodevole Consiglio di Stato:

1)    È vero che negli scorsi anni, e in particolare nel 2017, si è proceduto ad una riduzione del personale delle biblioteche cantonali e dell’Archivio di Stato? Le riduzioni sono avvenute con licenziamenti, mancati rinnovi di contratti a termine, prepensionamenti o pensionamenti? La riduzione degli effettivi è stata fatta per ragioni unicamente finanziarie o per altre ragioni? In quale modo il personale impiegato e il sindacato sono stati consultati prima di procedere alle riduzioni? Quali ulteriori riduzioni sono previste per gli anni 2018 e 2019?

2)    Visto che la DCSU è dotata di un Osservatorio culturale, è stata fatta di recente una indagine per capire la soddisfazione degli utenti delle biblioteche e dell’archivio di stato?

3)    Il Consiglio di Stato dispone di una Commissione culturale consultiva che fornisce un preavviso sulle richieste di sostegno ad eventi culturali promossi da terzi. Nell’autunno 2017, è stata creata una nuova sotto-commissione “Festival, associazioni, riviste”, anche se sul sito della DCSU figura che la composizione della Commissione cultura e delle varie sotto-commissioni valgono per il periodo gennaio 2016-dicembre 2019. Per quale ragione prima dell’autunno 2017 non c’era una sotto-commissione “Festival, associazioni, riviste”? Chi disponeva di queste competenze? Di quale base legale/decreto governativo dispone la nuova sotto-commissione?

4)    Corrisponde al vero che la sotto-commissione “Festival, associazioni, riviste” è stata creata per permettere alla direzione della DCSU di disporre di una maggiore discrezionalità nell’attribuire i sussidi culturali?

5)    Come si spiega che due dei tre membri nominati nella suddetta nuova sotto-commissione sono anche dipendenti della DCSU, ossia subordinati alla direttrice DCSU: l’attuale direttore delle Biblioteche cantonali e l’attuale direttore dell’Archivio di Stato, ossia gli enti della DCSU coinvolti nella riduzione del personale. Non c’erano persone competenti all’esterno dell’amministrazione cantonale che possano svolgere la funzione di commissario della suddetta sotto-commissione con la necessaria indipendenza?

6)    La nuova direttrice DCSU era condirettrice fino al 2016 di una rivista (“Opera Nuova”) con sede a Lugano. Quale è la somma attribuita dal Consiglio di Stato negli anni 2015, 2016, 2017 alla suddetta rivista? Quanti preavvisati dalla Commissione culturale per il 2018? Quali contributi ha ricevuto la suddetta rivista sulla base delle proposte provenienti dalla nuova sotto-commissione “Festival, associazioni, riviste” per gli anni 2017 e 2018?

7)    La nuova direttrice DCSU continua inoltre, tutt’oggi, ad essere membro del Comitato scientifico della casa editrice “Opera Nuova”, legata all’omonima rivista menzionata al punto 6. Quanti contributi preavvisati dalla Commissione culturale consultiva ha ricevuto la suddetta casa editrice? Quale somma ha ricevuto nel 2015, nel 2016 e nel 2017? Quanti sono previsti (già preavvisati) nel 2018?

http://www.operanuova.com/edizioni%20on.html

8)    Non ritiene il Consiglio di Stato che la presenza di un funzionario in un ente esterno che riceve sussidi cantonali che vengono decisi – seppur indirettamente – dallo stesso funzionario non prefiguri un conflitto di interesse che nuoce alla reputazione dell’Amministrazione? Il Consiglio di Stato ha valutato se il ruolo della Direttrice DCSU nella casa editrice “Opera Nuova” non infrange l’articolo 20 della LORD? Quando è avvenuta tale valutazione?

9)   Se nella posizione e nell’azione della direttrice DCSU non si ravvisano conflitti di interesse, quali altri funzionari dello Stato sono nella stessa situazione della direttrice DCSU in altre divisioni e dipartimenti?

10) Corrisponde al vero che l’attuale direttrice svolge anche il ruolo di direzione del Centro di dialettologia? E’ una funzione pro-tempore o definitiva? Di quali competenze dispone la direttrice DCSU nel campo della dialettologia? Come riesce la direttrice DCSU a conciliare i compiti ordinari con questa funzione in seno al Centro di dialettologia?

11) Quali insegnamenti intende trarre il Consiglio di Stato dalle conseguenze di un eccessivo di potere degli alti funzionari per la reputazione dell’amministrazione e delle istituzioni dello stato?

12) Poiché è invalso che i divisionari preparino le risposte agli atti parlamentari che poi vengono sottoscritte dal Consiglio di Stato, è importante sapere, vista la fattispecie, se e per quali domande la direttrice DCSU ha redatto, anche in forma di bozza, le risposte a questa interrogazione.

on. Matteo Pronzini, MPS