Almeno 222 persone hanno perso la vita in Indonesia, dopo l’ennesimo tsunami che questa volta ha preso di mira lo stresso della Sonda, un lembo di mare tra le isole di Giava e Sumatra. Oltre ai morti, ci sono circa 800 feriti e numerosissimi dispersi. Come sempre, sono cifre che purtroppo sono destinate ad aumentare nei prossimi giorni.

Lo tsunami è stato originato dal vulcano Anak Krakatoa che ha eruttato il 21 dicembre causando il violento tsunami del giorno successivo. Le onde, che hanno raggiunto l’altezza di 20 metri, sono arrivate in modo inatteso come mostra il video registrato nel villaggio turistico Tanjung Lesung Resort. Il resort è stato colpito proprio mentre la band indonesiana Seventeen si stava esibendo sul palco. Il leader del gruppo ha raccontato ai media, visibilmente scosso, che hanno perso la vita il bassista e il manager del gruppo mentre alcuni altri membri sono dispersi.

Nell’immaginario collettivo il fenomeno dello tsunami è strettamente legato ai violenti terremoti che avvengono in mare ma questa volta è diverso. L’onda anomala infatti pare sia stata causata da una frana scivolata al di sotto della superficie del mare. La lava infatti fa fatica a stabilizzarsi subito sulle pendici del vulcano e a volte scivola verso l’acqua. Uno tsunami generato da questo fenomeno è estremamente difficile da prevedere e non è detto che la situazione non possa ripetersi nelle prossime ore. Per questo motivo le autorità di Giacarta hanno incitato la popolazione non stare vicino alle coste e alle spiagge.
Il vulcano Krakatoa è il protagonista di una delle eruzioni più violente della nostra epoca. Nel 1883 una sua eruzione fu seguita da onde alte 40 metri che avevano travolto e ucciso ben 30mila persone.