Durante la prima seduta del nuovo Governo, si è deciso che la questione del passaggio del Cardiocentro in mani pubbliche doveva essere affrontata dall’intero Esecutivo. Ed è stata confermata la presenza del nuovo consigliere di Stato ticinese Raffaele de Rosa nel Consiglio di Amministrazione dell’Ente Ospedaliero Cantonale al posto del consigliere uscente Paolo Beltraminelli.
Sono passati quattro anni da quando si discute sul come pianificare il passaggio del Cardiocentro all’Ente, da quando cioè la fondazione presieduta da Giorgio Giudici ha lasciato intendere di non voler rispettare quanto previsto nella convenzione in scadenza alla fine del 2020, secondo la quale era prevista lo scioglimento della fondazione con il Cardiocentro che doveva diventare parte integrante dell’EOC.
L’impegno che prevedeva di far diventare pubblica la clinica luganese e farla confluire nell’EOC, era stato preso nel 1995 con l’atto di fondazione e con gli statuti sottoscritti proprio dal fondatore dr. Eduard Zwick, che grazie ad una sua donazione di 30 milioni di franchi creò in Ticino una clinica di cardiochirurgia e di cardiologia.
Sembrerebbe dunque una disposizione non negoziabile. Ma l’iniziativa popolare lanciata lo scorso anno proprio per impedire l’accorpamento del Cardiocentro nell’EOC e che ha raccolto 14’500 firme a sostegno, vuole introdurre un nuovo articolo nella Legge ospedaliera cantonale per consentire alla Nuova Fondazione Cardiocentro Ticino di riprendere il testimone garantendo i servizi, i rapporti di lavoro ed i contratti in essere.
Dopo mesi di tensioni, il dialogo tra le parti è stato ripreso con l’incontro avvenuto mercoledì scorso in un clima sereno e costruttivo davanti il Consiglio di Stato ticinese, con dichiarazioni di disponibilità al dialogo al fine di trovare una soluzione per il bene della sanità ticinese. Dall’incontro è emerso la decisione di costituire un tavolo tecnico coordinato dal rettore dell’USI, Boas Erez, per fare da garante super partes e dirimere la controversia promettendo una soluzione entro la fine dell’estate. Ed allo stesso tempo costituire un gruppo strategico composto da membri dell’EOC e del Cardiocentro per definire le modalità di gestione della futura clinica integrata nel sistema sanitario pubblico.
Se la soluzione sarà in linea con le attese dei promotori dell’iniziativa popolare a sostegno del Cardiocentro, l’iniziativa stessa verrà ritirata.