Le paure peggiori di Julian Assange potrebbero star prendendo forma da quando, lo scorso 11 aprile ha lasciato l’ambasciata di Ecuador a Londra in stato di arresto. Oggi, le autorità americane hanno incriminato il fondatore di Wikileaks per ben 17 capi d’accusa facendo leva su una legge del 1917 chiamata Eapionage Act, che punisce i traditori dello Stato. Le accuse sono formulate nell’ambito del caso collegato all’ex dipendente dell’intelligence americana, Chelsea Manning, che avrebbe fornito ad Assange documenti riservati. “Molti di questi documenti erano classificati a livello `secret´, e ciò significa che la loro divulgazione non autorizzata può causare seri danni alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti” ha dichiarato il Dipartimento di Giustizia.

La stessa legge è già stata al centro dell’attenzione nel 1973 quando gli USA avevano incriminato Daniel Ellsberg per la diffusione Pentagon Papers contenenti informazioni segrete sulla guerra in Vietnam.  Anche in quel caso erano state sollevate numerose polemiche sulla questione della libertà di stampa.
Il Dipartimento della Giustizia ha dichiarato che Assange “ha messo seriamente a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e portato benefici ai nostri avversari”. Hanno aggiunto che l’atto di rivelare i nomi di cittadini afghani, iracheni, giornalisti e leader religiosi che fornivano informazioni agli Stati Uniti ha fatto correre innumerevoli e gravi rischi alle persone in questione.

Assange rischia ora 170 anni di prigione, 10 per ogni capo d’accusa ma la scelta di incriminarlo ai sensi dell’Espionage Act potrebbe portare a non poche discussioni in quanto è la prima volta che si applica ad un giornalista e di fatto equipara il lavoro di un reporter con un atto di spionaggio. L’Espionage Act inoltre non permette ai giornalisti di difendersi in tribunale facendo leva sul fatto che il loro lavoro ha rivelato crimini contro l’umanità o di guerra nel pubblico interesse in quanto l’Act non lo riconosce.
Chelsea Manning, ai tempi Bradley Manning prima del cambio di sesso, era stato condannato da una corte marziale a 35 anni di carcere ma dopo 7 anni di reclusione la sua condanna era stata commutata dall’allora presidente Barack Obama.