Ennesimo fatto di sangue negli USA dove venerdì pomeriggio, nella città di Virginia Beach, un impiegato pubblico ha aperto il fuoco in un ufficio governativo uccidendo 13 persone e ferendone altre 3. L’uomo è entrato nell’edificio armato con una pistola calibro 45 e “ha iniziato a sparare indiscriminatamente su tutte le vittime” ha spiegato il capo della polizia della città Hames Cervera. L’assalitore avrebbe compiuto il massacro su tutti e tre i piani degli uffici e avrebbe anche ucciso una persona che si trovava fuori, nella propria auto.

“A causa del rumore degli spari, i quattro poliziotti che hanno risposto sono stati in grado di localizzare il punto in cui si stava consumando la strage e posso dirvi che è stata una lunga battaglia” ha dichiarato Cervera. Nello scontro con la polizia anche il killer è stato ucciso. Secondo le prime dichiarazioni l’uomo si chiamava DeWayne Craddock ed era un ingegnere impiegato di vecchia data del dipartimento cittadino dei lavori pubblici.  Sconosciute per ora le motivazioni dell’autore della strage. Gli inquirenti stanno al momento indagando sul passato dell’uomo e pare che abbiamo già trovato possibili motivi di risentimento.

Non appena sentiti gli spari molti dipendenti si sono barricati nelle diverse stanze. Tra loro Megan Banton che si è chiusa in uno degli uffici bloccando la porta con una scrivania. La donna ha raccontato: “Abbiamo provato a fare il possibile per mettere in salvo tutti. Eravamo terrorizzati perché sentivamo soltanto gli spari. Non mi sembrava reale, era come in un sogno”.  La polizia e l’FBI sono intervenuti immediatamente ed è seguito un conflitto a fuoco con il killer. Uno degli agenti è stato colpito ma è sopravvissuto grazie al giubbotto antiproiettili. Tutti i feriti si sono dovuti sottoporre a interventi chirurgici.

Sul luogo della sparatoria sono stati ritrovati una pistola semiautomatica e un fucile, acquistati legalmente. Gli USA oggi tornano alla mai risolta questione della violenza generata dalle norme permissive sulle armi da fuoco. Bernie Sanders ha dichiarato: “I giorni dell’NRA (National Rifle Association n.d.r.) che controlla il Congresso e scrive le nostre leggi sulle armi devono cessare. Il Congresso deve ascoltare il popolo americano e approvare la legislazione sulla sicurezza delle armi. Questa ondata di violenza deve finire”. A sua volta il governatore della Virginia Ralph Northam ha espresso le sue condoglianze alle “famiglie di coloro che sono usciti di casa questa mattina e non torneranno stasera”.

Virginia Beach, città di 450mila abitanti, si trova nell’omonimo stato della Virginia già scosso nel 2007 dal massacro perpetuato da uno studente nella prestigiosa università Virginia Tech, costato la vita a 33 persone.