Sul sito di Giorgio Ghiringhelli “il Guastafeste” si può leggere una lunga, imponente intervista (29 domande) a Magdi Cristiano Allam, personalità assai nota come severo ed inflessibile critico dell’Islam. Egiziano ed ex musulmano, battezzato da Benedetto XVI nel 2008.

Abbiamo scelto per voi (anche per l’amore che portiamo alla storia) la domanda numero 4.   www.ilguastafeste.ch

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4) Puoi ricordarci le tappe più importanti di questa guerra di resistenza e di liberazione dell’Europa condotta nei secoli dai cristiani europei? La storia dell’Europa coincide con la guerra di resistenza e di liberazione dei cristiani che sulla sponda settentrionale del Mediterraneo rifiutarono di essere assoggettati all’islam.

Magdi Cristiano Allam  Iniziamo dalla battaglia di Poitiers, nell’ottobre del 732, in cui Carlo Martello sconfisse l’esercito di al-Andalus condotto dall’emiro Abd-al Rahman ibn Abdallah al Ghafiqi, wali andaluso. Fu allora che nel Chronicon il monaco lusitano Isidoro Pacensis parlò per la prima volta di «europei»: «Prospiciunt Europenses Arabum tentoria, nescientes cuncta esse pervacua, «Europenses vero … spoliis tantum et manubiis decenter divisis, in suas se laeti recipiunt patrias» (Gli europei osservano le tende degli arabi, non sapendo che tutte erano vuote, ma gli europei … dopo essersi divisi equamente spoglie e bottino, ritornano lieti in patria).

Poi la Reconquista, quando il 2 gennaio 1492 i re cattolici Ferdinando e Isabella espulsero dalla Penisola Iberica l’ultimo dei governanti moreschi, Boabdil Granada, ponendo fine a 750 anni di conquista dei Regni moreschi musulmani di al-Andalus, iniziata da parte degli Omayyadi nel 711.

Lepanto (Antonio Brugada). Wiki commons

Quindi la battaglia navale di Lepanto nella domenica del 7 ottobre 1571, tra le flotte dell’Impero ottomano e della cristiana Lega Santa, che riuniva forze navali di Venezia, Spagna, Roma, Genova, Cavalieri di Malta e Ducato di Savoia, organizzata dal papa Pio V e conclusasi con una schiacciante vittoria delle forze alleate, guidate da Don Giovanni d’Austria, su quelle ottomane di Mehmet Alì Pascià, che perse la vita nello scontro.

Infine la battaglia di Vienna dell’11 e 12 settembre 1683, quando l’esercito polacco- austro-tedesco, comandato dal re polacco Jan III Sobieski, riuscì a sconfiggere l’esercito dell’Impero ottomano comandato dal gran visir Merzifonlu Kara Mustafa Pascià, grazie al successo di papa Innocenzo XI nel ricreare la Lega Santa delle nazioni cristiane, ottenuto affidando questa missione al frate cappuccino Marco d’Aviano, beatificato da Giovanni Paolo II il 27 aprile 2003.

La storia dell’islam in Europa è una storia prevalentemente di violenze e barbarie, con degli spiragli di commercio ma senza mai legittimarsi sul piano religioso, come attesta il fatto che la Repubblica di Venezia, pur avendo floridi rapporti commerciali con l’Oriente, non ha mai accolto una moschea sul proprio territorio.