Con il passare delle ore il tifone Hagibis che si è abbattuto su Tokyo sta facendo sempre più vittime: ad ora, secondo l’agenzia di stampa Kyodo News, il bilancio è di almeno 35 morti, 17 dispersi e circa 170 feriti. L’esondazione dei fiumi è avvenuta in 14 località diverse, tra le quali Nagano, Niigata, e Fukushima, provocando numerosi danni nelle zone residenziali. Si stima che circa 500mila case siano rimaste senza elettricità. Dei 7 milioni di persone che hanno ricevuto l’avviso di evacuazione non obbligatoria, soltanto 50mila si sono effettivamente trasferiti in rifugi appositamente organizzati dallo stato. Circa 27mila tra soccorritori e soldati sono invece stati schierati per offrire tutto l’aiuto possibile alla popolazione.

Il tifone Hagibis è quello più devastante e potente degli ultimi 60 anni con venti che hanno sfiorato la velocità di 225 km orari. “Il violento tifone ha causato immensi danni in lungo e in largo nel Giappone orientale” ha dichiarato il portavoce del governo Yoshihide Suga. Enormi disagi anche per i trasporti di Tokyo, dove ormai da sabato sono paralizzati treni, aerei e la metropolitana. In una città vicino al monte Fuji, Hakone, si è registrato il record delle precipitazioni cadute in Giappone: più di un metro di pioggia è caduto in 48 ore.

Una tale intensità del tifone ha portato l’Agenzia meteorologica giapponese ad emettere il massimo livello di allarme. Due importanti eventi sportivi che si stanno tenendo in Giappone in questi giorni si sono dovuti adattare alle esigenze meteorologiche. Le qualificazioni di Formula 1 a Suzuka sono stati posticipati da sabato a domenica mentre diverse partite della Coppa del mondo di rugby sono state annullate.

Il primo ministro Shinzo Abe ha dichiarato: “Estendo le mie condoglianze per tutti coloro che hanno perso le loro vite e offro tutta la mia comprensione a coloro che sono stati colpiti dal tifone”.