Nessuno avrebbe potuto mai immaginarlo, ma la 37enne Stella Moris, avvocato del fondatore di WikiLeaks Julian Assange, ha dichiarato di aver concepito due figli con lui mentre viveva a Londra all’interno dell’ambasciata ecuadoriana. Morris, cittadina svedese, vive a Londra ed è entrata nella squadra legale di Assange nel 2011 per aiutarlo a combattere la richiesta di estradizione della Svezia per le accuse di violenza sessuale da parte di pubblici ministeri quando lui si trovava a Stoccolma nel 2010. Accuse in seguito ritirate.
Morris è rimasta incinta di Gabriel, tre anni, e Max, appena un anno, mentre visitava ogni giorno Assange nell’ambasciata per discutere di come fermare la sua estradizione. Ha affermato di essersi innamorata nel 2015 e di essersi fidanzata due anni dopo prima di avere il loro primo figlio e che ha provato persino di trovare un modo di sposarlo nell’ambasciata.
La sensazionale rivelazione, che avrebbe dovuto rimanere segreta, è stata fatta per la prima volta ieri da Morris perché teme per la vita del suo fidanzato. Ad aprile dello scorso anno Assange, editore e attivista australiano di 48 anni, è stato trascinato fuori dall’ambasciata con la forza e arrestato dopo che l’Ecuador aveva revocato il suo asilo politico concesso sette anni prima per controversie con le autorità ecuadoriane. Il presidente ecuadoriano Lenin Moreno, lo ha accusato di essere stato dispotico nei confronti del personale dell’ambasciata, dimostrandosi senza rispetto per il Paese che lo aveva accolto. Da allora si trova detenuto nella prigione di massima sicurezza di Belmarsh a Londra dove sta scontando una pena di 50 settimane per aver violato le sue condizioni di libertà su cauzione. Dovrà affrontare a maggio una richiesta di estradizione per conto degli Stati Uniti dove è ricercato con le accuse di spionaggio per aver pubblicato una serie di documenti segreti sull’intelligence militare americana.
Amici e sostenitori, tra cui diverse celebrità, hanno affermato che Assange si trova da molti mesi in uno stato di cattive condizioni di salute e hanno espresso forti preoccupazioni sulla sua vulnerabilità alll’attuale epidemia da coronavirus.
Nella prigione di Belmarsh, gestita dal servizio penitenziario di Sua Maestà, è stato confermato il primo caso di coronavirus lo scorso 7 aprile con la morte di una detenuta che lo aveva contratto. Ma sono numerosi in realtà i casi di Covid-19 confermati all’interno del carcere che ospita quasi 800 reclusi.
Ora che la relazione è a conoscenza di tutti, il team di avvocati la sfrutterà secondo la legge dei diritti umani nella prossima udienza. Ma forse sarà improbabile influenzare il tribunale inglese che terrà conto del fatto che in realtà lui e Morris non hanno mai vissuto come una famiglia, e Assange non è la sola persona in grado di prendersi cura dei bambini. Una situazione poi che dovrà essere bilanciata con tanti altri interessi, dato che le autorità federali statunitensi affermano che Assange ha messo in pericolo la vita di molti americani pubblicando su WikiLeaks documenti classificati.
Stella Morris è l’ultima di una lunga serie di donne nella vita di Assange. Si ritiene che ha almeno altri quattro figli da donne diverse in tutto il mondo, e di loro si sa molto poco.